Salta al contenuto Passa al menu principale
Logo della webzine musicale Disfactory.it
  • Hot Noize
  • Recensioni
    • Black Metal/Heathen Tones
    • Death Metal/Melodic Death Metal
    • Heavy/Power/Classic Metal
    • Thrash Metal/Violent Frequencies/Post Metal
    • Gothic Metal/Doom Metal/Sludge Rituals
    • Dark/Alternative/Folk
  • Articoli e Live Report
  • From the Past

Cerca nel sito

Info

  • Nekrolog
    • Contatti
  • Privacy Policy
  • Recensioni 2025
  • Hot Noize
  • Recensioni
    • Black Metal/Heathen Tones
    • Death Metal/Melodic Death Metal
    • Heavy/Power/Classic Metal
    • Thrash Metal/Violent Frequencies/Post Metal
    • Gothic Metal/Doom Metal/Sludge Rituals
    • Dark/Alternative/Folk
  • Articoli e Live Report
  • From the Past

Cerca nel sito

Info

  • Nekrolog
    • Contatti
  • Privacy Policy
  • Recensioni 2025
Copertina dell'EP omonimo degli Atoj

Atoj – Atoj

Atoj : un vortice di disagio post-hardcore e follia controllata

Volete favorire l’ictus che cova nascosto dentro di voi? A solleticarlo arriva il nuovo EP degli Atoj, un condensato sonoro capace di trovare appigli laddove dimorano le paure più ordinarie.

Follia e instabilità sono la missione primaria, istinti che si susseguono senza mai offrire appigli rassicuranti. Eppure, in mezzo a tutto questo, si percepisce un feeling assurdo, che – per quanto folle – riesce a farsi comprendere, e quindi anche apprezzare.

Le ritmiche appaiono impazzite, il basso è sempre ispirato e tenta un dialogo costante, cercando di mettere ordine dove apparentemente regna il caos. Lo sfogo vocale è pressoché totale, da adorare per il suo essere scarno ma autentico. La forza di questo EP omonimo sta anche nella sua durata. Non ne immagino una versione più estesa, né un prolungamento “ad oltranza” di tale esposizione. L’annebbiamento porterebbe solo alla normalità, e la normalità, qui, non è mai contemplata.

Certo, in molti casi è meglio insistere e sfinirsi come unico traguardo beato, ma non stavolta. Questo lavoro è completo così com’è, e nella sua forma breve attinge tutta la forza possibile. Gli Atoj non hanno bisogno d’altro, per ora, per esprimere rabbia e scombussolante disagio con una presa diretta che si fa sempre più abrasiva, brano dopo brano.

Sei brani, venti minuti, zero compromessi

Venti minuti e sei irrefrenabili torture, messe a nudo davanti a realtà e paure. Essere pazzi per essere autentici: è questo lo stretto confine che separa il semplice ascolto da quello totale, capace di assorbire ogni cellula di attenzione, dentro e fuori di sé.

Post-hardcore e mathcore sono le etichette che racchiudono questo fiume in piena. Idee chiare, visione netta, e armi affilate per addentrarsi sempre più nel concetto di disagio assoluto. Muri sporchi grattati via, vetri infranti che lasciano solo spuntoni ad aggrapparsi (noi).
Atoj è un piccolo turbine pronto a compiere disastri nel tempo che gli è concesso, per poi tornare silenzioso al suo posto, pronto a colpire di nuovo, quando l’urgenza di attimi veloci e di creativa, ritmica follia tornerà a farsi sentire.

  • 70%
    - 70%
70%

Summary

Memorial Records (2014)

Tracklist:

01. Kleptophobia
02. Kakorrharphiophobia
03. Hypothermia
04. Hyperthermia
05. Phobia
06. Demonophobia

Related posts:

Warknife – Amorphous Intervista: Warknife (2014) Copertina dell'album Deafening Dissonant Millennium degli Human Improvement ProcessHuman Improvement Process – Deafening Dissonant Millennium
  • Data dell'articolo
    3 Febbraio 2015
  • Pubblicato da
    Duke
  • Pubblicato in Recensioni, Thrash Metal/Violent Frequencies/Post Metal
  • Taggato con Atoj, Memorial Records
Articolo precedente: The Vision Bleak – Witching Hour Articolo successivo: Aeon – Aeons Black

CommentaAnnulla risposta

Tema di Anders Norén

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi