At the Altar of the Horned God – Through Doors of Moonlight

At the Altar of the Horned God è un monicker altisonante e che non può passare inosservato (di solito più i nomi vertono “sull’estremo” e più la delusione potrebbe diventare cocente). Un progetto non facile ma capace di sprigionare un certo infernale fascino (anche se magari non verrà subito compreso, un buon rodaggio è altamente consigliato) per mezzo di rituali black/folk-tribali/ambient che finiscono a cooperare in modo oserei dire straordinario. L’incollatura che non ti aspetti e che ti sorprende per carattere, magnetismo e abilità evocative.

A partire dal secondo ascolto la seconda Before the Flames of Undefiled Knowledge comincia a fare intendere che tipo di gestazione ci troveremo ad affrontare su questo Through Doors of Moonlight. Il brano è pregno di una carica ipnotica spaventosa (sembra di essere al cospetto degli Heilung), un vero e proprio rituale sul quale vanno a ragionare in appoggio delle chitarre elettriche beffarde, pronte a marchiarci a fuoco lento (attenzione qui mai dominanti e autentica leccornia!). Ma queste saranno finalmente lasciate libere di dominare il pezzo sulla terza Prayer I, stilettata che introduce una formula black metal bella marcia e “incomunicabile”. Sarà a questo punto che inizieremo a capire, a comprendere il tipo di concretezza verso la quale saremo diretti. Prayer I è un gorgo malefico, un punto di non ritorno che nulla vuole lasciarsi strappare. La conseguenza del flagello arriva subito dopo con l’ipnosi indotta da Prayer II (Oh Glorious Pan) e su quel forte crescendo così seducente per il cervello. Le meraviglie proseguono tra le spirali di Perdition in the Oneness (il delirio vocale tra estremo ed epico/evocativo è da manuale), la cerimoniale Malediction e l’orgasmo di A Circle of Swaying Leaves,a lei viene affidato il non facile compito di porre fine all’opera (lungo il percorso imparerete a comprendere quanto sia importante in un caso come questo).

L’esordio At the Altar of the Horned God crea una sorta di maniacale dipendenza, e quel gorgo di prima è perfettamente conscio del fatto che nulla potrà più scappare se immerso a dovere in tale magma sonoro. Se vogliamo stringere a due generi la partita (l’estremo e “il non”) resta senza dubbio difficile immaginare un qualcosa di così riuscito e penetrante.

La I, Voidhanger Records è ancora una volta la solita certezza non c’è che dire (chissà in quanti inizieranno a mangiarsi le mani), a maggior ragione se mi và a trovare il nome azzeccato dentro un mercato complicato e di certo non semplice come quello spagnolo. Heolstor non è l’ultimo degli arrivati, ma in questo caso la delizia è tanta.

Through Doors of Moonlight è una rivelazione sotto certi aspetti assurda.

80%

Summary

I, Voidhanger Records (2020)

Tracklist:

01. A Ka Dua
02. Before The Flames Of Undefiled Knowledge
03. Prayer I
04. Prayer II (Oh Glorious Pan)
05. Perdition In The Oneness
06. Malediction
07. A Circle Of Swaying Leaves