I Finlandesi Arion vengono accolti tra le braccia della AFM Records in occasione del secondo full-lenght della loro ancor giovane carriera. Life Is Not Beautiful è un titolo che non lascia spazio a dubbi, con i nostri poco propensi a spingere a ridosso di una certa “gioiosità” tipica del genere. Il loro power metal pesca si a mani basse dalla scuola Stratovarius (che avvertirete un pochino ovunque) ma gli Arion sembrano decisi nella missione di voler evidenziare il loro lato più “cupo” e introspettivo (quello della prima e meno famosa parte, diciamo sino a Fourth Dimension), quello meno tritatutto ecco.
Life Is Not Beautiful diventa nel tempo un disco ghiotto e interessante, quel disco che all’inizio quasi snobbi salvo ricrederti poco dopo. I pezzi lavorano i fianchi con grazia e semplicità, una semplicità che mai in nessun caso apparirà come stucchevole. Gli Arion non esagerano, contengono la durata totale e dei singoli brani senza cercare mirabolanti o epiche strutture, lavorano sodo a favore della fluidità, del tocco atmosferico e sull’abilità di saper piantare piccoli chiodi nel nostro immaginario. Non eccedono, guarniscono i pezzi senza sbrodolamenti o virtuosismi vari, portando a casa un parco canzoni che saprà lasciare il segno su chi di dovere.
Solida e pragmatica la voce di Lassi Vääränen (con gli Arion dal 2015), ancora niente di super-personale ma di sicuro un aiuto non da poco alla causa della formazione. I pezzi diventano così ottime stilettate perfettamente amalgamate nel sound che unisce melodia e chitarre taglienti. No One Stands in My Way apre con forza prima di lasciare spazio al tormentone non da poco di At the Break Of Dawn (grande duetto di Lassi con Elize Ryd), brano che depone sul piatto strofa e ritornello a dir poco sontuosi. L’ascolto prosegue e la tracklist riesce a fortificarsi senza troppo ripetersi. The Last Sacrifice e title track (refrain subdolo e cupo, di quelli che rimangono però scolpiti) sono le più lunghe con i loro sei minuti mentre con Through Your Falling Tears e Last One Falls (wow! ho finito per adorarla, messa così alla fine, è tutto ciò che non ti aspetti) esploreremo dolcezza e atmosfere quiete ed “epico/rarefatte”. All’appello mancano solo l’altra sconquassante hit dal titolo di Unforgivable (saggio da parte loro non spingere a tutta su questo stile, bastano giusto quei pochi colpi ma piazzati con cura, questa ad esempio non stonerebbe affatto su uno degli ultimi lavori di marca Stratovarius) e una Punish You dal ritornello accattivante, capace di chiudere il cerchio di un album che nel suo piccolo sarà tutto da adorare.
Senza l’oppressione di dover convincere ad ogni costo gli Arion finiscono fra le più ghiotte scoperte di questo 2018. Nulla di trascendentale certo, però il piacere con cui Life Is Not Beautiful si fa ascoltare vale, eccome se vale. Da adesso in poi entreranno in gioco le aspettative, vedremo come andrà!
Summary
AFM Records (2018)
Tracklist:
01. The End Of The Fall
02. No One Stands In My Way
03. At The Break Of Dawn
04. The Last Sacrifice
05. Through Your Falling Tears
06. Unforgivable
07. Punish You
08. Life Is Not Beautiful
09. Last One Falls