Anima Damnata – Nefarious Seed Grows to Bring Forth Supremacy of the Beast

Dilaniante death metal quello profuso dai polacchi Anima Damnata (tornati a dieci anni di distanza dal secondo Atrocious Disfigurement of the Redeemer’s Corpse at the Graveyard of Humanity), quello che “ti impone la critica scelta” fra il lasciarti andare o l’opporre strenua resistenza. E’ caos freddo e brutale, pronto a macinare ossa e nervi senza ritegno, l’unico sua motivazione è quella di riuscire a marcire da qualche parte dentro la nostra struttura di sostentamento e stop, il resto sarà bellamente superfluo. Gli Anima Damnata non vogliono essere, oppure sembrare lontanamente “belli” e giunti alla soglia del terzo full-lenght lo ribadiscono sputandoci in faccia a loro modo.

Nefarious Seed Grows to Bring Forth Supremacy of the Beast schiaffeggia l’avventore a suo piacimento tanto che perdersi all’interno di cotanto viscidume risulterà abbastanza semplice la volta capita l’antifona. L’orecchio dovrà però essere giocoforza allenato ai crimini sonori violenti e privi d’ogni forma di melodia, componente quest’ultima che ben lontana se ne sta (fattore importante per la gestione dei circa quaranta minuti proposti), giusto per non mischiare le sue “gradevoli carte” con tale ignobile marciume.

Mitragliate infaticabili, colpi dati alla cieca a dir poco estenuanti sotto i colpi di una batteria inviperita (disposta a tutto pur di riuscire a spiccare e flagellare). Se nel vostro dna esiste la dote della sopportazione non dico che ci andrete a nozze ma quasi certamente si, se invece mal digerite le forme pressanti qui non troverete alcuna corda a cui appendervi, il che vi farà presto desistere dal continuare già dopo i primi colpi d’accetta.

Inutile perdersi all’interno di nomi e fatti presenti nella tracklist, se è la pura blasfemia quella che cercate non c’è da esitare nel massacrarsi su ogni nota presente su Nefarious Seed Grows to Bring Forth Supremacy of the Beast, un disco che ci riconsegna gli Anima Damnata violenti e dissacranti come li ricordavamo. Tuttavia non trovo questo terzo tassello come loro migliore opera e il voto logicamente arriva a risentirne quel giusto, ma in questi casi -come in tanti simili- sono cose da poco e facilmente sovvertibili in base al soggetto in ascolto. Lasciarsi dominare o razzolare altrove.

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Summary

Godz ov War Productions, Malignant Voices (2017)

Tracklist:

01. The Promethean Blood
02. Praise the Fall of God
03. Uprising Lucifer
04. Through Abomination ‘Till Ecstasy
05. I Hail His Name
06. Your Life Is Cursed
07. Numinous Ascension into a Black Hole
08. His Light Shines Upon Me
09. Blend into Satan
10. Void of the Abyss