Ahtme – Sewerborn

La gloriosa quanto infinita pesca della Unique Leader Records ci regala spesso e volentieri candide pietruzze di innominabile caratura death metal. Dagli ambienti più fetidi a quelli più tecnici, ogni volta sai perfettamente -ma anche no- cosa aspettarti, e non fa di certo eccezione il debutto degli americani Ahtme che con una copertina a dir poco orribile ci danno il benvenuto sulle note di uno scorticante Sewerborn.

Insomma, gli Ahtme fanno di tutto per allontanarci dalla loro proposta che a dire il vero è molto buona e ben si presta ad essere riascoltata e sviscerata con adeguata cura. Il loro brutal death metal si ricopre di aspetti tanto animaleschi quanto contorni, dando luce ad un ipotetico ibrido che vede spuntare solidi germi di Cannibal Corpse mischiati a forme più appuntite alla Deeds of Flesh o propense alla “chirurgia” di Aborted fattura. E Sewerborn lentamente ci cattura, a suo modo seduce sulla scia di pezzi in grado di trainare per comunque non pochi cinquanta minuti. I brani non vanno a spegnersi subito ma anzi, amano indagare con tiro e ritmo per scavare quel pelino di terra in più, giusto per testare la soglia di resistenza di ogni buon ascoltatore di genere.

La produzione rende giustizia e goduria al tutto. Le chitarre puntellano un recinto dove  il basso troverà il tempo di ergere solide costruzioni dando così la necessaria profondità alla proposta. La batteria in tal modo ci verrà sguinzagliata contro, così come una puntuale quanto vorace prestazione vocale che farà di tutto per fagocitare e mettere a friggere i vostri laidi sogni.

La tracklist è solida ed è proprio “bella” tutta, priva anche del più piccolo momento di stanca (il che è di buon auspicio visto che stiamo parlando pur sempre di un debutto). Già attizzati sulle note della laida e tormentosa L.O.S. (se cercavate un dio alternativo da adorare qui ne troverete uno) non potremo che festeggiare a dovere assieme agli Ahtme lungo le varie Subservient, Dig, Summoning Shiva (oh my god!!), The Stench of Farooq e Possession Obsession (le mie preferite). Ma poco importa infine quando la qualità permane all’interno di un disco che ci ingloba dentro la sua unta e pressante rete a strascico, perfettamente sicuro di non vederci scappare dalla trappola.

70%

Summary

Unique Leader Records (2018)

Tracklist:

01. Lord of Shit
02. Subservient
03. Dig
04. Sea of Sand
05. Summoning Shiba
06. The Stench of Farooq
07. 925
08. To Exist
09. Contort and Control
10. Posession Obsession
11. Subhuman Remains

 

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