Le nuove leve del metal nostrano cominciano a diventare “grandi” e così oggi i riflettori si posano sui toscani Aenigma. I nostri hanno cominciato a muovere i primi passi nel 2013 e bene o male hanno mantenuto una certa costanza nelle uscite, tanto che ad oggi possiamo contare su un demo omonimo e su due ep intitolati rispettivamente Death Makes Free (2014) e The Awakening (2016).
Ma lo sforzo maggiore i ragazzi lo hanno registriamo in questo 2018 sotto il nome di Into the Abyss, un disco che prima di tutto fa ben sperare per il futuro della band, mentre in seconda battuta consolida l’idea, il fatto di quanto faccia bene una certa “sofferenza” prima del grande passo.
Into the Abyss arriva come autoproduzione ma con l’appoggio in fase di distribuzione di Crash Sound e Ghost Label Records, etichetta sempre molto attenta nel solcare il territorio nostrano dando visibilità a piccole realtà intente a sbocciare. Fra queste possiamo senza dubbio menzionare gli Aenigma, fautori di un metal melodico a cavallo fra idee sinfoniche e un tiro opportunamente dolciastro che potrà soddisfare gli estimatori dei Lacuna Coil. Ho difatti riscontrato molto della famosa band sulla musica firmata Aenigma, su certa immediatezza ma sopratutto quando i nostri decidono di far duettare foce femminile e maschile. Ma possiamo sbagliarci, Into the Abyss vede certamente trionfare la componente femminile e la voce di Caterina Bianchi, la sua prestazione non potrà passare di certo inosservata, tanto da lasciarmi stupito nel realizzare di pensare talvolta a somiglianze con quella di Anneke Van Giersbergen (non sempre poiché ci sarà abbastanza “trasformismo”).
Ma gli Aenigma badano all’essenziale, alla semplicità e alla creazione di un disco che possa trovare l’interesse del settore e di chi ha orecchie per intendere. Into the Abyss scorre piacevolmente e le canzoni lasciano il loro piccolo segno. Forse all’inizio potrà sembrare “deboluccio” ma nuovi ascolti ne rimarcheranno l’indiscussa praticità. Insomma, il messaggio arriva forte e chiaro anche per merito di una produzione che farà valere il proprio peso dando lustro ad ogni strumento.
Incontreremo una tracklist ordinata, mentre gli arrangiamenti lavoreranno più che bene arricchendo di volta in volta il pezzo sotto esame. Stupiscono a riguardo Falling (Into the Abyss), Infected (da applausi il refrain), la malinconica Away From All, Crimson Moon e la fantasy oriented The Sacrifice (chi conosce i Battlelore apprezzerà particolarmente). Ma il grosso pregio (e miglior feedback) dell’album è quello di non far scendere mai l’asticella dell’attenzione, quello di non far mai arrivare il tanto temuto “respiro a vuoto” ecco. E’ da qui che partono le positività del caso e gli auspici per una ragguardevole crescita.
Se è melodia ciò che cercate nel metal una occasione gli Aenigma se la meritano appieno.
Summary
Autoproduzione (2018)
Tracklist:
01. Beginning of the End
02. Falling (Into the Abyss)
03. Infected
04. Away From All
05. Essence of Life
06. Crimson Moon
07. City of Falling Stars
08. Sentence
09. The Sacrifice
10. Indistructible