Abduction – Jehanne

Rintocchi epici su sfondo profondo, Jehanne è disco-tomo che ha bisogno di una gestazione particolare ma innanzitutto della voglia di scendere dentro vortici sonori incessanti e sofferenti, stilemi ormai tipici della band francese. Gli Abduction arrivano così alla terza produzione in carriera e sebbene abbiano già fatto sentire del buono possiamo pure affermare di come i nostri siano riusciti a superarsi in ogni campo del loro personale tratto (adatto non a tutti è bene dirlo).

Il disco come si può facilmente intuire dalla firma di copertina è dedicato interamente alle vicende di Giovanna d’Arco che romanzate o meno che siano sono pur sempre fonte di un suo specifico fascino. Jehanne è un passo di maturità non indifferente, frutto di una ricetta di particolari e raffinatezze continue.

Aux loges les dames mischia epico e ferale dando via ad un fuoco che promette di crescere d’intensità con il trascorrere dei minuti. Con le seguenti Par ce cœur les lys fleurissent e La chevauchée de la Loire entreremo già nel cuore dell’opera; il punto è assolutamente nevralgico e gestirà di fatto il tragitto che ognuno compierà all’interno di questo Jehanne. Le gesta da raccontare sono tante e non concedono troppi spazi a respiri o dalle parole, ma quando questi arrivano state pure tranquilli che colpiranno duro i sensi (alcune melodie sono assolute finezze). L’incessante uso vocale viene scandito a tutta, scorrendo da momenti folli e dolenti ad altri epici e ragionati,mentre sul tutto farà timida comparsa anche una voce femminile. La varietà è tanta (alternata con saggezza) e possibilmente sfiancante (ma pregna di passione), con molta probabilità è su tale fattore che si giocherà l’aprezzamento definitivo dell’opera.

Battue par les flots jamais ne sombre spicca per la sua tragica intensità (se dovessi estrarre un brano per presentare al mondo Jehanne userei lui oltre all’opener) mentre Très fidèle au Roi et au trône mischia sana cattiveria a momenti eterei dal sicuro effetto ( e che finale!). Aux marches de Lorraine ha un inizio da lacrime e pone il sigillo definitivo a Jehanne tra finezze e roboanti ripartenze.

Niente andrebbe trascurato nello specifico e ovviamente vissuto al 100% della concentrazione, e se ciò non sarà possibile emergeranno sicuri squarci nel nostro sistema d’attenzione. Questa particolarità rende gli Abduction estremamente coraggiosi e per nulla uniformati a formule di semplice presa.

Jehanne è un cantico, un pezzo di storia sul quale si è versato davvero molto. La cura è quasi maniacale e ve ne accorgerete se concederete al disco nuovi e ripetuti ascolti. Spezzoni di brani saranno pronti a trafiggervi a tradimento laddove prima poteva sembrare nulla di che. Echi pronti a tornare per tormentare, gli Abduction non intendono mai scherzare e concedono ai posteri l’ennesima bontà black metal francese.

78%

Summary

Finisterian Dead End (2020)

Tracklist:

1- Aux Loges Des Dames
2- Par Ce Coeur Les Lys Fleurissent
3- La Chevauchee De La Loire
4- Dieu En Soit Garde
5- Foi En Ses Murs Jusqu’aux Rats
6- Battue Par Les Flots Jamais Ne Sombre
7- Tres Fidele Au Roi Et Au Trone
8- Aux Marches De Lorraine