Secondo capitolo discografico per gli austriaci Pulse. Il nuovo Adjusting the Space ci viene portata da NRT Records e segue di ben cinque anni l’esordio Extinction Level Event, continuando a tutta trazione a battere sentieri cyber metal ultra pompati, da piazzare subito a tutto volume in qualche futuristico “space night club”, meglio se popolato da una moltitudine di creature ibrido/aliene.
Le canzoni dei Pulse, così come in occasione del debutto, hanno bisogno di più giri attorno alla nostra sfera personale per poter attaccarsi in maniera definitiva. I nostri riescono con Adjusting the Space ad aggiustare il tiro di base, rendendolo di fatto più efficace e “piacione” rispetto a quello prodotto in passato (verremo anche aiutati da una serie di break strumentali in funzione “viaggio interstellare”). Ma possiamo parlare di un normale aggiustamento/affinamento di prospettiva poiché la nuova fatica non fa altro che alimentare e spacciare le dosi di botte ed aggressione vocale generati.
Le componenti elettroniche e quella metal vengono sparate e fuse assieme senza troppi favoritismi, questa è certamente la caratteristica che alla fine dei conti rende particolare e se vogliamo straniante il loro sound (che giustamente un pochino di caos finisce a generarlo, il fondatore peraltro è Nemesis, conosciuto in passato per il progetto black metal Astaroth).
La tracklist snocciola le sue ossessioni partendo con la grande e perforante We Won’t Come in Peace prima di altre fredde e robotiche hit, tutte pronte a tenerci la mano in ossessiva compagnia. Impossibile non menzionare la subdola e disturbante New Elastic Freak, le martellate profonde della title track o la doppietta intrigante e catchy formata da Star:Light (super compressa e dal grande ritornello che tutto si prende) e Black Knight.
Si passa con disinvoltura da certa marzialità di Crematory e Rammstein al periodo elettronico/perforante degli …And Oceans. In mezzo tanta altra roba come Pain, Sybreed, The Kovenant, Suicide Commando per una sbornia totalmente assoldabile al termine “Electro industrial metal”.
I Pulse compiono un ottimo secondo passo, un passo che viene dall’oscurità ma che agisce, balla e si dimena sotto la luce accecante di un qualche oggetto volante non identificato. La sua possibilità Adjusting the Space se la merita tutta, ma solo se siete in grado di sopravvivere fuori dalla “tradizione”.
Summary
NRT Records (2020)
Tracklist: