E’ molto edificante muoversi all’interno delle uscite ambient/dungeon synth prodotte da Naturmacht Productions. Questo particolare genere musicale non è riuscito a sfondare nel corso degli anni, ed è rimasto ancor più di nicchia rispetto a prima, perdendo molti affezionati rispetto agli stili più estremi. Ormai non c’è più la voglia di fermarsi, di guardarsi attorno con meraviglia e di rilassarsi completamente. Questi tempi frenetici ammazzano ogni tipo di velleità, relegando progetti come quello dei brasiliani Pflanzenglück in un angolo, a solo uso e consumo di pochi “eletti” che si battibeccheranno le pochissime copie fisiche immesse sul mercato.
Eppure è così bello immergersi dentro un album quieto come Ancient Ode to Nature. Un disco che “narra” di spiritualità e di un rapporto con la natura che in principio era solido, univoco ed intriso di purezza. Un rapporto esclusivo ormai perduto, che è arrivato oggi a quella sorta di “strano compromesso” dato dall’avvento di pensieri cupi e da fine del mondo. Un cerchio che si chiude forse naturalmente, arrivando comunque ad una sua conclusione per quanto “strana”, negativa o di rinascita possa sembrare.
Il progetto Pflanzenglück mette l’anima in musica, e senza offrire alcun variazione sul tema di un genere particolarmente inchiodato su sé stesso, riesce a trascinarci per mezzo di costruzioni sempre valide, divine, eteree (e anche grazie ad una copertina particolarmente immersiva).
Ancient Ode to Nature è un inno alla riconciliazione, è musica pronta a guarire ferite attraverso leggiadri passi sonori. La sacralità è fortemente respirabile e le strutture lavorano bene, ci convincono attraverso il loro sguardo “verso l’alto” senza rinunciare alla variante dell‘inconscio.
Immagineremo antiche ere, un senso di libertà mentre la morsa delle quiete ricamerà la sua opera. I tracciati musicali qui espressi sono assolutamente funzionali alle esigenze e non deludono mai, reggendo anche alla prova delle ripetizioni. Insomma, la musica Pflanzenglück non annoia, e ha pure la capacità di rigenerati a dovere durante la materializzazione di vedute pure, incorporee ed umili.
Uno strato musicale che punzecchia contorni sempre educati, talvolta epici, pur mantenendo una fisionomia di base compatta. Ancient Ode to Nature senza fare rumore getta il suo urlo strozzato, questa è musica adatta alla coltivazione dell’anima.
Summary
Naturmacht Productions (2022)
Tracklist:
01. Golden Temples
02. Age Of The Gods
03. Divine Humanity
04. Fall Into Duality
05. Stone Ruins
06. The Overseas
07. Redemption To Unity