I francesi Opal Insight si presentano con un debutto dai rilievi importanti, di forte spessore. Il loro è un melodic death/doom che farà la felicità di tutti gli estimatori di Draconian e Swallow the Sun, una musica la loro, che ha saputo manipolare l’arte tragica dei Maestri inglesi, traghettandola con freschezza ed idee sino a questi oscuri tempi.
L’eco di chi ha mantenuto in vita questo non semplice genere musicale è racchiusa, timbrata dentro Heir To Anger, lavoro che ci presenta per l’appunto i meticolosi Opal Insight. La band sembra sapere benissimo come manipolare melodia e tragicità, il loro disco ci appare davvero completo, atmosferico, longevo e pure molto persuasivo per essere un primo passo.
Sicuramente possiamo riscontrare anche tracce di Opeth (sentitevi l’attacco di Whispers From The Flames, poi potrete piangere di gioia!) e Katatonia per una fusione totale di cose che i Nostri riescono a non fare mai apparire banali. Così, se già un primo ascolto riesce a dare un’infarinatura soddisfacente, quelli successivi consolidano un percorso pieno di trovate, di spunti riusciti e sempre ispirati.
Le asperità di Veil of Anguish mostrano il lato più brutale della band, un lato che offrirà degno supporto al comparto melodico, gestito da chitarre mai ampollose ed una voce pulita che indovina ed inchioda a dovere il cervello con ingressi persuasivi e molto affascinanti.
Mai scontati gli Opal Insight, lo puoi capire quando ti ritrovi davanti pezzi come A Ghost In My Arms, Whispers From The Flames (e qui ancora mi fermo, che canzone, e cosa diamine si lascia dietro) o una For Her dal ritornello per me già epocale. Brani che propongono scontri ruvido/eleganti da manuale, dove tutto arriva ad una sua specifica funzionalità, rendendo l’ascolto ben poco passivo (e qui è racchiusa una prerogativa energetica che rende ogni ascolto una specie di nuova scoperta) e soggetto per quanto possibile a strutture ricche e mutevoli.
Gli Opal Insight li metto già da ora in una speciale categoria, quella che sta subito alle calcagna dei nomi di spicco in campo gothic/death doom e che vede la massiccia presenza di Helevorn, In Mourning, The Foreshadowing ed Enshine. Questo solo per comprendere meglio il potere, la dimensione dove possiamo andare ad inserire ipoteticamente Heir To Anger.
La produzione lascia vibrare a dovere strumenti e le otto canzoni (con intro ed outro) arrivano cariche, perfettamente consapevoli del peso ingrato che si portano dietro.
Se verranno mantenute questa cura e questo tipo di attenzioni già pregusto cosa ci potranno fare sentire in futuro. Heir To Anger è proprio quel disco che arriva “non annunciato” e se ne va lasciandoti dentro “molto”, così tanto che ti ricorderai sempre di loro. Uno scrosciante applauso alla Meuse Music Records va certamente fatto.
Summary
Meuse Music Records (2022)
Tracklist:
01. Heir to Anger
02. Veil of Anguish
03. Deer Skin
04. A Ghost in My Arms
05. Whispers from the Flames
06. Death’s Breath
07. For Her
08. Delivrance