Odious Spirit – The Treason of Consciousness: sperimentazione controllata e oscura
Torniamo oggi a fare una capatina nel catalogo I, Voidhanger Records con il debutto del monicker americano Odious Spirit. Il progetto di James Oskarbski mostra la volontà di esplorare territori intrepidi, adottando una forma musicale riconducibile al death metal di matrice sperimentale.
C’è voglia di osare, di scrollarsi di dosso una certa prevedibilità nelle strutture. The Treason of Consciousness, nei suoi 36 minuti, prova a piazzare alcuni colpi di coda: alcuni fini e ben riusciti, altri un po’ meno convincenti. Mi ritrovo, infatti, a “spaccare” il disco in due, con una prima parte decisamente più stimolante e magnetica rispetto a una parte finale che suona come una coda fin troppo diluita.
C’è ancora del lavoro da fare, certo, ma i risultati fin qui ottenuti sono quantomeno degni di un ascolto attento. Gli Odious Spirit tentano diverse strade per colpire l’ascoltatore, e in alcuni frangenti riescono a trovare tocchi davvero pregevoli e ricchi di spunti concreti.
Un’opera che invita all’ascolto attivo, tra passaggi multiformi e suggestioni psicologiche.
Effetti anestetizzanti, a tratti ipnotici e dissonanti, agiscono con efficacia sulla nostra mente durante lo svolgimento di Long Stretch of Bleeding Light, traccia che si distingue per un riffing particolarmente vario e nocivo.
La voce profonda e cavernosa ha un ruolo da protagonista. Una prestazione intensa che si scontra con i passaggi più tecnici e arditi delle chitarre. Ne derivano momenti interessanti, a volte spiazzanti, tutti da analizzare con il giusto tatto. Martella ossessiva la lunga The Hissing Pyre, che considero la vera perla del disco: al suo interno si annidano melodie davvero ispirate e passaggi multiformi.
La tendenza alla sperimentazione non soffoca il lato più feroce del death metal. Non ci troviamo di fronte a una proposta del tutto folle o sconnessa. Tutto viene filtrato con misura, dosato con attenzione, contribuendo a costruire nel tempo un impianto sonoro introspettivo e quasi rituale.
Gli Odious Spirit partoriscono un piccolo vortice sonoro che merita senz’altro una possibilità.
Summary
I, Voidhanger Records (2024)
Tracklist:
01. Long Stretch of Bleeding Light
02. The Hissing Pyre
03. Illuminations
04. Gnawing the Fabric of Time
05. Unbending Follicle, Unending Blight