Dopo qualche anno passato a “fare prove generali” gli svedesi Ockra se ne sono usciti nel corso del 2023 con Gratitude, disco primo prodotto dalle confortevoli cure dell’etichetta italica Argonauta Records.
Gli Ockra prendono di petto il progressive rock e giocano con sensazioni stoner/doom calibrate e atte a smuovere ed elettrizzare un poco determinate circostanze. Questo primo album assume una forma rotonda e rigorosa, chiarisce fin da subito di essere al cospetto di persone perfettamente focalizzate su ciò che si mastica, e su dove bisogna portare una certa ed esigente tipologia di pubblico.
Purezza evidente, spiccata, e qualche spina piantata per l’occasione anche se verremo spostati con accortezza e da mosse dotate di classe sopraffina, cullati da un vento pungente e malinconico che non smetterà di produrre un azione centrica e specifica, anche quando le strade delle canzoni diventeranno più lunghe e dal taglio più introspettivo.
Spicca e profuma il tutto la voce di Alex Spielhaupter, una prestazione sincera la sua, da “cuore in mano”, abile nello smuovere e modellare armonicamente le canzoni (su Imorgon här troveremo invece la voce del batterista Jonas Nyström). Rimane da menzionare il chitarrista Erik Björnlinger, puntuale nel gestire un lavoro composto, deciso e “viandante” (provate a tendere l’orecchio alla fusione folk di Acceptance).
Gratitude è un disco da godersi comodamente seduti in poltrona, da ascoltare in tutta comodità ma con la mente sempre accesa e quindi ricettiva, pronta invero a partire verso viaggi mentali sempre proficui, tramite spostamenti netti, immaginando tutto ciò che i nostri sensi potranno creare ed offrirci (l’ultima Tage wie dieser penso valga quanto una piccola gemma a riguardo).
Gli Ockra suonano la profondità senza renderla mai oppressiva. Il loro Gratitude sposta le sue pedine con attenzione, filtrando il tutto con luce e una calma che sa contraddistinguere i grandi compositori. Musica per fare danzare gli occhi durante qualche lungo viaggio, per fermarsi a contemplare qualche incolto e vasto campo; e lì si fantastica, ricordando magari certi momenti con malinconia anche se lo sguardo trasmetterà forza e voglia di proseguire orgogliosamente il viaggio.
Per nulla banali e bene attenti ad ogni passo qui svolto.
Summary
Argonauta Records (2023)
Tracklist:
01. Introspection
02. Weightless Again
03. Tree I Planted
04. Acceptance
05. We, Who Didn’t Know
06. Imorgon Här
07. Tage Wie Dieser