Nostalgie – As Life Disappears

As Life Disappears: Il Mini CD di Nostalgie tra Decadenza e Sincerità

Il progetto Nostalgie prende vita all’incirca nel 2007. Nei quattro anni successivi, il monicker riesce a rilasciare due demo (poi ristampate in un unico pacchetto dal titolo The Early Years), un full-length (Dead Memory) e il protagonista di queste righe: il mini CD As Life Disappears.

Se la scena depressive/rockeggiante black metal vi ha già triturato gli zebedei da tempo, inutile perdere altro tempo su queste righe. I conati di vomito, temo, fioccheranno puntuali. Troverete le solite soluzioni trite e ritrite, nessuna aggiunta significativa alle dozzine di uscite già esistenti. Tuttavia, non siamo nemmeno di fronte a una musica così tremenda e questo va detto. D’altronde, il terzetto italo/francese/messicano non è certo alle prime armi (i progetti paralleli dei membri si perdono ormai nel conto), e il prodotto si presenta perfetto nella sua chiusa ed elegante decadenza mortifera. I brani presenti su As Life Disappears sono quattro, e con una durata complessiva di mezz’ora, certe critiche possono tranquillamente fossilizzarsi altrove.

Tra luci soffuse e ombre persistenti: Il viaggio sonoro targato Nostalgie

Purtroppo, alti e bassi convivono – è innegabile – ma per fortuna i “bassi” non arrivano mai a sfiorare l’insufficienza. Rovinano solo in parte un disegno che avrebbe potuto ambire a traguardi più interessanti. Le chitarre, soffuse, si cospargono di onirico, raccogliendo brandelli di anime vaganti, latenti e senza speranza. Le caricano a bordo e, insieme, affrontano la dannazione ormai certa e consolidata.

Le note intraprese saranno pure banali, quanto e come volete, ma un certo “sentimento represso” riesce a sgorgare tranquillo: mutilato, sì, ma ancora dotato di quel briciolo di forza necessario per proseguire. Il cantato né emerge né rovina: una classica prestazione “grigia”, perfettamente in linea con ciò che la musica richiede. E tanto basta per aggiungere As Life Disappears alla mia già nutrita collezione di opere marcescenti.

Farewell apre in maniera “pallida”. Si respira subito un clima tiepido e confortevole, prima di lasciare spazio al brano migliore, ovvero quello che dà il titolo all’uscita. Qui le caratteristiche della formazione emergono splendidamente: gocce malinconiche stampate su una calma sofferente. Se la mia continua ricerca di nuove e giovani entità prosegue imperterrita, il merito è anche di brani come questo. Graveyard, purtroppo, non mantiene la stessa bellezza, toccando tasti noiosi (pur restando ascoltabile). La Tristesse De La Lune riporta invece lustro e convinzione, grazie a giusti chiaroscuri abbinati a note di trasporto sentimentale.

Complimenti al lavoro interamente passionale svolto da Misanthropic Art Productions. Se As Life Disappears è un altro prodotto da segnare sulle varie liste della spesa (a un prezzo, va detto, irrisorio), il merito è soprattutto suo.

  • 60%
    - 60%
60%

Summary

Misanthropic Art Productions (2011)

Tracklist:

01. Farewell
02. As Life Disappears
03. Graveyard
04. La Tristesse de la Lune

Commenta