Niht – Arcanum

L’ho fatto girare parecchio questo secondo disco Niht, creatura austriaca/tedesca messa in piedi nel 2015 da S (chitarre) e Z (basso e voce), già assieme nei Nekrovault. Con il monicker Niht ci abbandoniamo volentieri alla legge di un black metal stregonesco e dalle sembianze svedesi, musica che va interiorizzata, compresa e poi indirizzata nel verso giusto prima che possa esprimere a dovere il suo vero e concreto potere.

Arcanum (che segue Vanum del 2017) è un lavoro che lascia il segno, non ambisce alle posizioni più alte delle varie classifiche personali ma riesce a fornire la sua dose d’eccellenza di genere. Con i Niht non ci aspettano evoluzioni o tecnicismi vari, qui a parlare c’è solo la passione, di quella vera e genuina, lasciata libera di scorrere su binari, o su cardini legati alla pura ispirazione.

Sette brani per 35 minuti circa di black metal crudo ed essenziale, bravo nel fornire la giusta e marcia carica melodica (talvolta accompagnata da una voce colma di sofferenza). Sarà proprio questa a maneggiare i nostri sensi, facendoci tornare come bestie fameliche sopra un’opera capace di esprimere a dovere i suoi sentimenti.

Nessun trucco, nessun inganno, il potere del black metal ci viene spiegato al 100%, inculcato da una band assolutamente in forma (ascoltatevi le perle Sucht, Wahn o l’ultima e più lunga Tod), abile nel tessere trame, nello lasciarsi trasportare dal male e dal rilasciare quel senso di tradizionale superiorità/libertà sprigionati dal genere.

Un altro prodotto assolutamente centrato da parte di Ván Records. Arcanum è un disco che esalta l’animo e lo porta altrove, tra sicurezza e sentimento. L’arte dei Darkthrone fusa a dovere sull’impronta lasciata da Dissection, Naglfar e Watain, il tutto senza dimenticare l’indelebile ed arcigno spirito del black metal tedesco. I Niht trasportano e lasciano il segno, in tal modo ascolto dopo ascolto, rosicchiano posizioni e preferenze anche grazie ad un produzione che fa il suo (non solo chitarre ma anche tanto basso in evidenza).

Arcanum lo puoi guardare da diverse angolazioni ma resta sempre un disco “bello”. L’ideale miccia di riappacificazione con il black metal, e la voglia di viverlo torna a pulsare in tutto il suo splendore riaprendo così antiche e care ferite.

73%

Summary

Ván Records (2021)

Tracklist:

1. Angst
2. Schmerz
3. Lüge
4. Sucht
5. Hass
6. Wahn
7. Tod