Nervosa – Perpetual Chaos

No, non si tratta di una crociata contro le Nervosa e caspita, a questo giro ci erano davvero andate vicino. Dopo averle stroncate ai loro albori la loro carriera ha continuato ad incuriosirmi, più che altro volevo vedere dove si sarebbe arrivati, ed incredibile ma vero, oggi siamo qui a parlare di un quarto disco (sempre sotto Napalm Records) chiamato Perpetual Chaos. Un disco che arriva dopo una rivoluzione interna che ha visto la formazione restare nella mani della sola ed originaria Prika Amaral.

A questo giro volevo davvero credere in loro, i fragorosi cambi in line-up (Diva Satanica alla voce, Mia Wallace al basso e la greca Eleni Nota alla batteria) erano riusciti a solleticare la mia curiosità facendomi pensare positivo, così tanto da infilare il disco in qualche ordine in cantiere dopo aver ascoltato le primissime anteprime (alla fine ho tentennato e ho fatto bene per quanto mi riguarda).

Però, anche in occasione del loro quarto disco mi è chiaro (ancor di più) quanto stiano continuando a campare di rendita da quel “battage mediatico” ottenuto in occasione del loro esordio Victim of Yourself. Non si spiega altrimenti il fatto che l’unica superstite di quella formazione abbia potuto “prendersi il lusso” di scegliersi delle compagne più preparate, navigate e meglio inserite “dentro la scena”. E non si spiega come un’etichetta come la Napalm Records continui a spingerle senza porsi domande circa la qualità dei loro dischi. Evidentemente per qualche concatenazione a me oscura le Nervosa funzionano, funzionano aldilà di una serie di dischi fortemente dozzinali ed incapaci di crescere per quel minimo che si richiede ad un disco di ruspante thrash metal. Dischi che ristagnano dentro un songwriting sciatto e ripetitivo all’inverosimile.

Pensavo che Perpetual Chaos potesse modificare alcune carte in tavola ma oltre la buona prova di tutte le nuove entrate rimane palese l’incapacità di scrivere buona musica d’intrattenimento da parte di Prika. Già quando ho visto la presenza di 13 brani (scelta a dir poco scellerata) ho cominciato a temere/tremare. E se tenete conto che ne arrivo a salvare 4 (Venomous, Guided by Evil, title track e Under Ruins) potete immaginare lo sfacelo e il conseguente brutto voto in arrivo.

C’è del rammarico per questo Perpetual Chaos, un disco capace di presentarsi con una bella copertina e con un sound super pompato e d’impatto. A nulla serve l’ottima, intensa e varia prova di una Diva Satanica che mi porta talvolta a pensare a certi Arch Enemy dell’era femminile (peccato però, l’occasione per staccarsi dal solito abc era davvero ghiotta). A nulla serve avere una buona sezione ritmica (incalzante e capace di trascinare) che mi muore con puntualità su dei ritornelli scontati che non fanno altro che ripetere ossessivamente il titolo scelto e su delle canzoni che tendono nel rubarsi il riffing a vicenda.

Si segnalano infine le ospitate di Guilherme Miranda su Until the Very End, di Schmier su Genocial Command e Erik “AK” Knutson su Rebel Soul. Ma la barca purtroppo, non si salva lo stesso.

50%

Summary

Napalm Records (2021)

Tracklist:

01. Venomous
02. Guided by Evil
03. People of the Abyss
04. Perpetual Chaos
05. Until the Very End
06. Genocidal Command
07. Kings of Domination
08. Time to Fight
09. Godless Prisoner
10. Blood Eagle
11. Rebel Soul
12. Pursued by Judgement
13. Under Ruins