The Perpetuated Festering è uno di quei prodotti capaci di farmi tornare indietro con lo spirito. L’uso di metodologie solide e genuine a questo giro paga, e permette agli olandesi Necrotesque di esordire con spessore, tuttavia non si può parlare di capolavoro, ma solo di “specialità” per certi (categoria nella quale prontamente mi infilo).
Ci sono dischi a cui ci affezioniamo seduta stante, questo per me è uno di quelli. I Necrotesque mi hanno rapito esibendo una semplicità d’azione spiccata, ampie dosi di ponderata irruenza e lo sfruttamento di correnti in grado di spezzare i cardini di certe porte.
Death metal tradizionale che ci porta a pensare in modo diciamo “lineare” ai connazionali Asphyx/Hail of Bullets anche se le caratteristiche che hanno sbilanciato i sentimenti sono state quelle legate ad un certo modo di agire alla Fleshcrawl, alle influenze dei primi tre lavori degli Hypocrisy e persino alcuni “abbagli” in stile cari e vecchi Konkhra.
Le chitarre sono altamente pratiche ed ispirate, aprono a sentimenti horror e poi sradicano con imponenza mettendo così a dura prova le nostre povere vertebre. Sette i pezzi per 35 minuti totali di “non cedimento”, i Necrotesque con The Perpetuated Festering ci terranno compressi offrendoci i loro brandelli di carne ormai putrefatta.
Un pranzetto prelibato inaugurato dalla prelibata Cesium 137 e proseguendo dalla schiaccia ossa Geriatric Cranium Crusher. I Necrotesque sembrano ripetere la loro blasfema poesia a memoria, in tal modo, ogni brano messoci davanti sembrerà quel “già sentito” così fatto bene e gradito da fare azzerare subito la noia.
Potrà non piacere a tutti ma per me la produzione di questo disco riesce a smaltare la musica di questi ragazzi al meglio, conferendo al tutto un sapore immediato, un feeling morboso in grado di esercitare un potere assurdo, così classico eppure particolare.
Le cose messe al loro posto, passi che fendono l’aria con calma e precisione. La title track offre un trasporto quadrato mentre It’s Just Murder sarà l’anthem che ci meritiamo (quanto calza bene alla fine la voce di Woody Harrelson tratta da Natural Born Killers) prima dell’arrivo di una magnetica ed ossessiva Sexual Sadism Disorder e dei colpi distribuiti con poca grazia da Je maintiendrai.
Da parte mia solo elogi per questo The Perpetuated Festering, un disco che nella sua semplice esposizione non annoia ed offre persino parecchie certezze. Si, sono contentissimo di averlo ascoltato.
Summary
Vidar Records (2023)
Tracklist:
01. Cesium 137
02. Geriatric Cranium Crusher
03. The Perpetuated Festering
04. It’s Just Murder
05. Sexual Sadism Disorder
06. Je maintiendrai
07. Death Obsessed