Mourning Soul – Chaosophy – Ritual II

Quando ci metti passione, volontà e sacrificio poco importa cosa suoni, il fatto traspare, ti avvolge e travolge aldilà di quanto possa effettivamente piacerti o meno un disco. I siciliani Mourning Soul avevano esibito tutto ciò nel 2016 con Ego Death – Ritual I (caspita se sono volati gli anni), un lavoro che aveva sancito la fine di una gavetta fatta di demo e split, un percorso certamente duro ma pure capace di affilare la corazza per quando i tempi diventeranno propizi.

La pazienza e la perseveranza siedono saldamente al loro cospetto e i Mourning Soul si prendono un altro giro di meritati elogi (almeno da parte mia) con Chaosophy – Ritual II. Non si può fare altrimenti di fronte ad una musica così oscura e caparbia, che oltre elogiare a dovere le “sacre influenze” riesce pure a tributare quel lato occulto, mai banale ed estremo tutto italiano che va in maniera indelebile a cementificare il tutto.

Cinque brani per 37 minuti bestiali e vorticosi che danno subito idea di “avanzamento” rispetto al debutto. Chaosophy – Ritual II vuole pungere, adoperare più incisività in generale senza andare a snaturare completamente il lavoro svolto in passato. (Obedience) Spiritual Disease messa lì al principio delle cose è il miglior biglietto da visita possibile, le sue spire si stringono e una nefasta sensazione arriva in qualità di aspra compagna.

Tengono alta l’intensità i Mourning Soul ma le manovre appaiono sempre ben pensate e non buttate sempre e solo sulla sterile velocità. Chaosophy – Ritual II è ricco di sfumature ed intuizioni tenute nascoste, un “codice” atto a favorire una “clientela” abbastanza rodata ed abituata a grattare via una certa superficie del disco. Con (All Processess) Son of Perdition verremo premuti a dovere (sono arrivato a reputarla come il gioiellino del tutto), mentre la seconda parte dell’album cerca di dipingere scenari più criptici ed ammorbanti, dapprima con il lento morso di (Possession) Lacrimae Rerum, poi con la carnale (Destruction) Ayon Teleos per andare a concludere sulle note di una (Death) Selenic Silentium assolutamente diabolica, rituale e tormentosa.

Accasatisi presso la messicana Ascension Records (dopo essere passati dalla francese Dolorem Records) i Mourning Soul ci lasciano per le mani una nuova opera impenetrabile e distruttiva, propagatrice di nera e nodosa malignità per mezzo di un riffing classico ma per nulla spento o scontato (Chaosophy – Ritual II è stato masterizzato dallo storico Magnus Devo Andersson, un qualcuno che la materia la conosce più che bene).

74%

Summary

Ascension Records (2021)

Tracklist:

01. (Obedience) Spiritual Disease
02. (All Processess) Son of Perdition
03. (Possession) Lacrimae Rerum
04. (Destruction) Ayon Teleos
05. (Death) Selenic Silentium