E’ giunto il tempo di spendere qualche parola di ricognizione per il monicker Mort. Questo progetto proveniente dall’Inghilterra aveva acceso i suoi tizzoni ardenti nel 2020 con l’uscita di un full-lenght intitolato A Full Circle of Black Metal Witchery. Negli anni successivi si sono alternati con un certo ritmo diversi split ed ep, l’ultimo dei quali andremo a sviscerare in questa occasione.
The Perpetual Spiral of Death and Decay nella sua brevità dimostra anche una forte componente di versatilità. Il black metal nudo e crudo proclamato dai Mort in appena quattro pezzi mette in atto una sorta di diversificazione molto gradita; si parte con una breve ed epica intro per passare al sound classico e marcio di una Inferno che assurgerà anche a ruolo di protagonista dell’uscita.
C’è una fluttuazione di Darkthrone e di Marduk meno spediti che andrà a mescolarsi con la classica scena finlandese. La solidità del freddo riffing di Inferno risulta davvero vincente, riuscito su tutta la linea. Dà idea di una formazione in grado di comporre qualcosa di intrigante in campo classico, con la presenza di quel senso di usurato mai stanco o stucchevole.
La title track lascia voltare la strada verso un dungeon synth misterioso e dotato del giusto smalto, si riesce a portare a casa il risultato anche in questa occasione, prima che l’apparizione abrasiva della finale di The Order of Satan riporti il gioco su binari veloci, rozzi, oppressivamente diabolici.
Dietro al nome di Mort c’è l’unione di oscure forze da parte del duo formato da Antichrist e Nosdrahcir, individui che abbiamo imparato a conoscere recentemente grazie al riuscito split fra Úlfarr e Malfeitor, loro due rispettive creature. Per i suoi fini collezionistici The Perpetual Spiral of Death and Decay va più che bene, non si sbaglierà di certo nell’acquistarlo.
Summary
Wulfhere Productions (2023)
Tracklist:
01. Intro
02. Inferno
03. The Perpetual Spiral of Death and Decay
04. The Order of Satan