Esordio privo di fronzoli pronto ad andare dritto alla radice con tanta-dannata voglia di affossare le mani dentro al settore “danzante” del black’n’roll. Ad accogliere il primo disco dei tedeschi MNHG è una Immortal Frost Productions sempre pronta a fornirci il nostro pane mensile di fetide sonorità black metal. Sonorità che a questo giro appaiono molto oleose, piene di disprezzo e con la voglia di divertirsi che va a superare “come sensazione” altre produzioni similari.
Ascoltando questo Mundare non possono non che salire alle narici i Darkthrone più “cazzoni”, i sempre convincenti Horned Almighty o certi assaggi provenienti da alcuni capitoli Satyricon/Carpathain Forest/Shining/Khold. Da qui non si scappa e va bene così, al gruppo deve venire data occasione di far crescere quel qualcosa che un giorno potrà soddisfarci appieno.
Gli MNHG ci sputano sul volto e con effetto le loro dieci sgraziate tracce più le solite intro ed outro di contenimento. Saranno quaranta minuti di sana caciara che non stanno a chiederci di certo la luna, ma che a suon di ripetersi sollazzano e fanno l’effetto per il quale sono stati creati. Nulla di eclatante sia chiaro, però questo Mundare il suo piccolo spazio di centimetri in collezione se lo va a meritare, silenziosamente magari, ma se lo guadagna.
Le canzoni arrivano smorzate (quasi attutite) ed evidenziano un certo lato depressivo che però non snatura l’efficacia e l’immediatezza di fondo di un disco nato per far muovere testa e piedini. E’ tutto un pochino composto e se togliamo lo sbrodolamento vocale non è che il lato estremo arrivi ad esprimere un completo dominio. Bisogna solo impostarsi, sapersi adattare nei confronti di aghi rotondi e propensi soprattutto a procurare effetti anestetici.
Mundare è affare da lasciare scorrere in secondo piano (slegato dalla totale attenzione), non è musica che ti possa indurre a chissà quale sorta di ispirazione o di ragionamento, va preso così com’è, giusto un sottofondo che riesce di tanto in tanto a mandarti qualche segnale d’attenzione e stop.
Con il loro esordio gli MNHG si rivolgono senza troppi giri di parole a quei collezionisti che devono avere tutto o quasi. Se siete tra di loro o se avete semplicemente voglia di godervi un disco senza troppe pressioni questo Mundare potrebbe rappresentare il giusto stacco da certe oppressioni (poi sono quasi un premio messe così in fondo Here Comes the Truth e Revelation, due canzoni capaci di spiccare con discreta forza).
Summary
Immortal Frost Productions (2021)
Tracklist:
01. Introduction
02. Blasphemic Warfare
03. The False Prophet, Rise
04. Babylon, The Whore
05. Praise The Beast
06. Reborn In Suffering
07. Ride For Me
08. I.N.R.I.
09. The Darkest Strain
10. Here Comes The Truth
11. Revelation
12. Transition