Quando fai cominciare un disco con un pezzo persuasivo come Drowning hai già fatto praticamente mezzo lavoro e catturato la dovuta attenzione. Sono passi lesti, oscuri e cingenti quelli che ci aprono le porte di Sophia Oscillations, secondo lavoro del progetto americano Mission to the Sun.
Elettronica strutturata, asciutta, cupa e decantata (la voce è ben presente e ci trascina per mano dentro aridi scenari), un abbraccio tumultuoso, instabile, dove ci verrà richiesta la giusta inquadratura per poterci calare a dovere dentro strutture pronte a far vibrare le pareti con astuta parsimonia. Avremo isolamento, percezioni negative, tratteggi delicati a ridosso di un’elettronica ondeggiante, cupa ed oscillante.
L’occasione per venire rapiti, sedati in qualche modo dalle onde sonore generate, ripetute, adagiate sopra dei parlati ad effetto che servono a calarci nella situazione ideale di straniamento emotivo. Sophia Oscillations è un lavoro da ascoltare sotto l’effetto contundente di “qualcosa”, musica, loop che vogliono portare altrove, laddove il pensiero non resiste al peso della gravità e prende drasticamente quota verso l’ignoto.
I Mission to the Sun confezionano un disco assolutamente disturbante e persuasivo nella sua perdita di speranza. Un tormento gioioso per le nostre orecchie che ringraziano per lo sforzo, la palpitazione e la dannazione conferite con mano ferma ed accorta.
“Una immersione dentro i corridoi e gli angoli bui di un’elettronica post industriale”. Le parole più calzanti sono quelle lette nella loro pagina bandcamp. Verremo tagliati fuori, vittime di una forza di volontà maggiore alla nostra, una forza che potrà disporre a suo piacimento del nostro destino.
Anche l’ennesimo passaggio di Censor Sickness o le “spine” di Attrition lasciano abrasivi effetti. L’esame più attento di Sophia Oscillations denota l’attenzione per i piccoli passaggi disturbanti e per i suggerimenti che vengono inseriti con cura nello strato sonoro.
I Mission to the Sun tendono “retate” dentro i loro labirinti sonori e io non posso che invitarvi a finirci dentro appieno, con tutto il corpo. Questa loro seconda prova espande, ipnotizza ed inscurisce per mezzo di abilità che sembrano oramai ben consolidate.
Summary
Felte Records (2023)
Tracklist:
01. Drowning
02. Sophia Oscillations
03. Censor Sickness
04. Unborn
05. Attrition
06. Cornerstone
07. Touch
08. No Foundation