Scelta interessante, controcorrente ma a conti fatti dovuta quella operata dal tuttofare Mike Wilson. L’artista neozelandese conosciuto come bassista degli “astri” Sojourner (ma presente anche nella line-up Lysithea) ha deciso di mollare la presa di un qualcosa di già bene avviato per mettersi in disparte a parlare con il proprio inconscio. Il risultato lo possiamo ascoltare dal mese di Marzo 2021 sotto il nome di Miasmata, il debutto Unlight: Songs of Earth and Atrophy uscito per Naturmacht Productions appare davvero fresco e propositivo.
Il progetto Miasmata va a costruire in principio un black metal melodico/ritmico/raffinato dalle forti “tendenze svedesi”, una volta ottenuta la giusta amalgama lo si va a condire con ampie porzioni (o meglio “lanci” per come vengono impostati) di heavy classico che andranno a stabilire uno spaccato senza dubbio invitante oltre che ben riuscito.
La libertà compositiva ha funzionato nelle mani di Mike che slegato da ogni discussione esterna è riuscito a buttare giù della musica intrigante, vivace e subito generatrice di un’ampia carica di rispetto. Gli strumenti sono ben incastrati, studiati per emergere e trovare nel loro gironzolare la retta personalità (non deve essere stato un procedimento di stesura lampo ecco), mentre una voce roca e “sdegnante” penserà a decantare con efficacia strofe e ritornelli, tutti movimenti avvincenti che andranno a farci sentire meno soli nel mezzo della nostra esaltazione.
Le sette canzoni di Unlight: Songs of Earth and Atrophy non mostrano cedimenti o casuali punti deboli, si colpisce sempre con mano ferma e laddove richiesto da chi è solito immergersi dentro pungenti e drammatiche melodie.
E’ lo scorrimento ciò che rapisce nella musica Miasmata. Una cascata intensa che ama crogiolarsi dentro la variabilità ma senza perdere di vista il “potere d’insieme” che ogni buon disco deve possedere. L’album acquisisce in tal modo molta forza, arrivando a snocciolare il meglio proprio durante la fruizione della sua parte finale (la tripletta iniziata dall’impronta Dissection di Bloodmoon poi proseguita dalle chitarre di Highest Mountain, Deepest Grave e dalle lunghe trivelle di Spell of Unlight sconquassa e lenisce che è un piacere).
Se si continuerà a comporre con questa attenzione non tarderanno ad arrivare nuove meraviglie dal monicker Miasmata. E Unlight: Songs of Earth and Atrophy diventerà quel qualcosa di unico e speciale, con quel sapore ancora acerbo che tanto ci piace assaggiare e nel tempo ricordare.
Summary
Naturmacht Productions (2021)
Tracklist:
01. Caverns Of Malachite
02. Artifacts
03. Seven Hundred Steps
04. A Blaze Of Starfire
05. Bloodmoon
06. Highest Mountain, Deepest Grave
07. Spell Of Unlight