Affondiamo oggi le mani nelle sozzure underground americane parlando un po’ dei Luring, progetto che sigilla la seconda prova su lunga distanza con Triumphant Fall of the Malignant Christ.
L’album è indicato per i cuori grezzi legati al black metal. Niente giochi di fino, niente belle produzioni ma solo tanta malvagia abrasività servita su di uno sporco e viscido vassoio. La musica dei Luring vuole suonare viscerale e nulla più, l’obiettivo è quello di propagare il male e di spargerlo con accuratezza nell’etere.
Triumphant Fall of the Malignant Christ ci offre dannazione a secchiate, l’ascolto a ben vedere non è dei più semplici in circolazione (soprattutto se andremo a sentire l’album per intero e tutto il suo “ciondolare”) e inizia alla grande con la sinistra Where Forgotten Spirits Dwell dove il marchio dei Mayhem verrà adeguatamente omaggiato (quel riffing scarno e stordente è assolutamente esplicito).
Con Strewn Carcass of Christ riempiamo il bisogno di maligna sofferenza, il brano rallenta la situazione ed innesca aspri rituali tormentosi dal retrogusto melodico, un’offerta di varietà spiccata già alla partenza che deflagra nella lunga, tortuosa ed interessantissima The Axe of Vengeance (qui dimostrano appieno tutte le loro qualità con un’atmosfera sullo sfondo subito percettibile e drasticamente malsana).
Tempo di fermarsi sull’intrigante e tastierosa strumentale Beyond the Bounds of Human Life e si riprende a colpire tra le spire di una intransigente Death Is the Master I Obey. Nella breve Burning Flames of Hatred ritorna il sapore di marcio a circolare prima di poter cadere vittime della melodia arcano/romantica di Feverish Dreams of Death (quando questa si va a mischiare al pastone sonoro senza dominarlo nascono gemme). L’esercizio di trasporto Black Heart of Stone conduce al finale, dove la tetra His Holy Resplendence Extinguished in Agony ci lascerà con un preciso senso di soddisfazione addosso.
Con i Luring si bada a razziare alla vecchia maniera, nessuna produzione posta a “riempire” ma solo ampi spazi vuoti da colmare in tutta segretezza con la nostra personalità. Un disco questo Triumphant Fall of the Malignant Christ che conquista come il suo tetro e meditativo incedere (la sua andatura diversificata potrebbe anche risultare indigesta a molti e far perdere la dovuta attenzione lungo il tragitto, meglio rimarcarlo). Di certo è l’ideale per marcire allegramente all’inferno.
Summary
Iron Bonehead Productions (2023)
Tracklist:
01. Crucifixion of the Swine
02. Where Forgotten Spirits Dwell
03. Strewn Carcass of Christ
04. The Axe of Vengeance
05. Beyond the Bounds of Human Life
06. Death is the Master I Obey
07. Burning Flames of Hatred
08. Feverish Dreams of Death
09. Black Heart of Stone
10. His Holy Resplendence Extinguished in Agony