Si è fatta ora di tornare ad artigliare la preda, dopo due dischi e uno split con i tedeschi Friisk, ritornano i francesi Loth con la loro terza opera personale recante il titolo 616. L’affiatamento con Vendetta Records oramai è bene avviato, d’altronde sono anni che l’etichetta scandaglia con orgoglio e gusto l’underground black metal e questo nuovo disco a firma Loth non fa altro che confermare il desiderio di produrre materiale oscuro e di qualità.
616 è il classico bel disco che sa svolgere il suo dovere appieno. E’ attento, centrico e perforante, non ha mai paura di portarci in bilico lungo pericolosi speroni rocciosi (con lo sguardo che vaga solo verso il basso). Bava alla bocca, attacco perpetuo con la voglia di infilzarci con velati tocchi di malinconia.
La prova vocale è bella acida e sofferta e comincia da subito un piacevole “gioco di traino” con l’aspetto strumentale. Sono coltellate mosse da passione quelle impartite dai Loth, la loro musica sa essere decisa, soprattutto decisiva da subito, magnetica e dall’alto tasso esplorativo. Ottime rullate ed un basso pronto a farsi sentire sono il biglietto da visita di La douleur tombée du ciel, una prima traccia che rivendica con onore lo stile francese e lo lascia appeso a grondare impervio, “speziato” e ricolmo di sapore.
Sofferenza ed interiorizzazione inizieranno la loro personale partita di scacchi, una partita decisa da gusti e sano approccio alla materia. L’essenza è pura e nera, i Loth non intendono di certo nasconderla o privarci sul cosa voglia dire esprimere rabbia mista ad emotività. Non hanno bisogno di allargare troppo la manovra, con loro si respira sempre terra a terra, evitando di salire troppo con la mente verso incanti qui inesistenti.
Ho particolarmente adorato la pressante oscurità protratta su La vie avant la mort e su Ad Libitum, brani evocativi, coraggiosi e martellanti. Anche l’intensa e viscerale Coeur Caligula si merita menzione, una canzone che ribadisce e sottolinea lo spirito di una band mai banale.
616 è un disco che non sperpera nulla, finire dentro le sue specifiche trame non dico sarà facile ma richiede un minimo di sforzo e la volontà a “non cedere” su lunga distanza. Non è un percorso particolarmente lungo (parliamo di cinque pezzi per circa tre quarti d’ora), però in cambio vi chiede abbastanza e se non scatta il feeling sarà dura battagliarci contro per arrivare alla conclusione.
Summary
Specific Recordings, Vendetta Records (2023)
Tracklist:
01. La douleur tombée du ciel
02. La vie avant la mort
03. Ad Libitum
04. SEUM
05. Coeur Caligula