A piccoli passi e tra copertine suggestive si sta facendo spazio direttamente dai Paesi Baschi il monicker Lord Orots. Il territorio scelto per la caccia è quello del dungeon synth, ma sulla nuova uscita intitolata Conquering the Infinite Void le cose inizieranno a farsi un pelino più interessanti e dinamiche grazie ad innesti ed infiltrazioni “elettriche” dal taglio fantasy/melodic black metal.
Al minimalismo tastieroso di prima s’aggiungeranno strutture care, confortevoli e subito riconoscibili per chi ha masticato -e continua a farlo- i lavori di Summoning, Burzum, Lustre o dei compatrioti Ellfor.
Minimale nell’anima il progetto di Lord Orots che disperso nel suo mondo fiabesco e incantato pensa solo al modo ideale con cui accompagnare le proprie gesta di viandante. Conquering the Infinite Void rappresenta un passo in avanti non indifferente e mantiene la promessa di non annoiare proprio laddove sarebbe molto facile sbagliare. Le note si presentano semplici ma fluiscono anche molto bene, senza negative ossessioni o fastidi di facciata che porterebbero nuovi ascolti su “facili e compromettenti sbadigli”.
Le quattro composizioni presenti su Conquering the Infinite Void hanno il solo obiettivo di gettare sopra la nostra testa un perenne manto atmosferico dal taglio rarefatto. Sarà come essere abbracciati da una lunga notte fredda ma piena di stelle; e lo sguardo vagherà in lungo e largo per pendii e fiumi, ma getterà infine le occhiate più intense lassù, verso l’irraggiungibile firmamento.
Pazienza e poche mosse stabilite saggiamente alla partenza per ricreare un ambiente confortevole e composto, a suo modo epico e “danzante” (vi basta ascoltare l’incedere di Nefaxion’s Awakening o le melodie arcane della conclusiva The Lord Rises From His Throne) . Non ci saranno parti che faranno stupire o sobbalzare, tutto verrà messo in ordine con estrema attenzione mentre le nostre gambe muoveranno passi sospesi e spontanei, cullate da note agrodolci, quasi in attesa di uno scoppio definitivo che verrà invece protratto, in ogni caso sempre rimandato.
Lord Orots se ne sta lì in disparte per il momento, ma gli basta davvero poco per poter varcare quella linea di confine che separa un ottimo e semplice progetto underground da qualcosa “di più”.
Musica per cuori “semplici”.
Summary
Onism Productions (2020)
Tracklist:
01. A Timeless Kingdom
02. The Black Abyss
03. Nefaxion’s Awakening
04. The Lord Rises From His Throne