Lebensnacht – The Realm Beyond

Varcata la soglia del sesto album per il progetto Lebensnacht. Con The Realm Beyond ciò che ci aspetta è null’altro che un tuffo puro, nostalgico e caliginoso dentro le atmosfere rarefatte del black metal anni ‘90.

Il disco fa davvero il suo dovere, suona bilanciato e cristallizzato, con determinate emozioni pronte a salire in carrozza non appena quel mix di chitarre, voce e tastiere arriva a compiere il suo dovere. E’ il potere magico del ricordo, accompagnato a dovere da un Robert Brockmann (ricordiamolo, boss della Naturmacht Productions) che va a mietere un raccolto pronto ad emergere dalle nebbie con estrema naturalità. Niente impressionanti evoluzioni strumentali, qui si taglia di netto ogni “diversa” proposta vista in campo black metal negli ultimi tempi, il monicker Lebensnacht vuole solo attingere dai fuochi passionali e dai vecchi capisaldi di una scena che vede senza dubbio primeggiare l’influenza di Burzum, Emperor e Nargaroth (si estrae il lato più crudo, casereccio, melodico e soffuso).

Quaranta minuti precisi che attivano uno sperato ed istantaneo viaggio nel tempo. Certo, ci sono tante cose in giro dall’impronta datata, ma The Realm Beyond riesce con semplici tocchi a tenerle a bada, grazie soprattutto alle capacità espressive passionali e ad uno sguardo attento, che tutto osserva e sa.

Sei scandite composizioni che riescono a stendere al meglio quel nero velo atmosferico che tanto ci piace (poi, che bella la strumentale Ravens Flight over Northland e quante ce ne fa vivere nei suoi quattro minuti). La calma viene messa sopra a tutto e non verremo mai presi di mira da attacchi particolarmente “rabbiosi” (la velocità c’è ma viene sensorialmente sepolta). Con la musica Lebensnacht si punta al raffreddamento e a calpestare strade di mondi lugubri e freddi, dove le insidie sono accettate, giusto come affascinanti concetti dai quali ottenere ristoro.

Un sentiero fatto di neve, luci ed ombre che inizia sulle note di Fallen Soul Under a Pale Star (saremo subito messi a nostro agio) e si conclude ai piedi del portale di Entering the Realm Beyond, qui vento e costruzioni magiche vanno a creare un ambiente d’alta scuola per il genere: grandissimo pezzo.

The Realm Beyond è un richiamo per tutti quelli che non accettano le nuove derive o più genericamente le modalità che ci hanno portato a questi tempi frenetici. Ce ne fossero di artisti di questo tipo, capaci di applicarsi a modo sul “compitino” e senza presunzione.

72%

Summary

Naturmacht Productions (2021)

Tracklist:

01. Fallen Soul Under a Pale Star
02. Moon and Stars
03. The Evil That Is Men
04. Ravens Flight over Northland
05. Ravens Flight to the Realm Beyond
06. Entering the Realm Beyond