Un incontro senza dubbio edificante quello che ho avuto con i portoghesi Lacrau e il loro disco di debutto intitolato Axioma.
I Nostri si fanno trasportare da riti e culture scandinavi, nella fattispecie dove viene contemplata l’uccisione delle persone anziane in stato di evidente declino e non più utili alle esigenze di tutti i giorni (e qui, se non avete ancora visto Midsommar di Ari Aster rimediate subito). La questione potrebbe aprire ad infiniti dibattiti più o meno giusti, ma ciò che è importa sono le energie che ne possono scaturire, sia nel bene che nel male, energie che i Lacrau interiorizzano a dovere lungo i passi scanditi di questo loro interessante esordio.
Axioma è proprio un bel sentire, agisce in territorio depressive/doom black e riesce a mantenere alta l’attenzione lungo tutto il suo “esigente” percorso. Non ci troviamo di fronte ad un debutto acerbo buttato lì giusto per iniziare le danze; i Lacrau si sono invece applicati e hanno dato vita ad un qualcosa capace di attrarre magneticamente il suo ascoltatore.
38 minuti che esplorano senza fretta ma con fare abbastanza snello una condizione sino all’accettazione delle estreme conseguenze. Il tutto viene urlato, interpretato nella loro lingua madre, giusto per rendere ulteriormente particolare l’esperienza vissuta.
Trasporto, riverberi, effetti mesmerizzanti. La musica respira, mostra le sue ferite naturali e pensa solo a come muovere il successivo e passionale passo. L’ispirazione c’è tutta, il disco scorre davvero in maniera molto fluida e in scia alla ricerca di nuove “vette emozionali”.
Le chitarre ciondolano, e aldilà di quello che si possa pensare il tutto acquista un che di “vitale”, manovra essenziale per poter procedere verso un certo grado decisionale. E’ tutto calibrato, privo di sbavature e ciò è forse l’aspetto che più mi piace e rapisce della musica Lacrau (e loro non sbagliano assolutamente nulla a livello di passi e composizione).
Doença eleva e smuove, ci rende già partecipi lungo cambi di tempo in grado di lasciare da subito il segno. Melodie azzeccate da una parte e la prestazione del basso dall’altra sigillano uno spettro generale già pronto a nutrirci con devota attenzione.
Axioma prosegue e se possibile riesce nell’aumentare le sue forza con lo scorrere dei minuti. Declínio prima (melodie malinconiche sgorgano fuori per lasciare il segno) o la magnetica Queda poi giocano ad alzare un gioco di aspettative che dallo zero iniziale arriva a crescere esponenzialmente.Con Veneno inizieremo forse una manovra atta a rilasciare, una sorta di distensione che ci condurrà con mestiere sulle calde, aride e tragiche note di Conclusão.
Un piccolo asso nella manica del Portogallo, i Lacrau non smentiscono tutte le belle uscite della loro nazione e ne rafforzano le schiere.
Summary
Monumental Rex (2023)
Tracklist: