Kommand – Death Age

Che fucilata il secondo album degli americani Kommand. A tre anni da Terrorscape rieccoli nuovamente a spazzolarci la testa con Death Age, un disco che promette di fare tabula rasa, poltiglia di tutto ciò che potrebbe restare di noi una volta terminato l’ascolto.

Ai Kommand non servono trovate assurde, l’imbastire belle facciate o “le buone maniere”. Dalla loro hanno lo spirito di coesione, la capacità di far esplodere le canzoni al meglio, la trovata del riff trainante o della linea vocale in grado di tenderti le giuste trappole. E poi non esagerano, si accontentano di buttare nel piatto appena sei pezzi, ma stai pur tranquillo che te li ricorderai molto bene alla fine (questa scelta la trovo azzeccata, si evita un certo smarrimento e si rimane focalizzati sul disco al 100%).

I Kommand fanno leva su entusiasmo, istinti primitivi, muscoli e scorrevolezza. Il loro Death Age è un pugno death metal vecchia scuola, attinge a piene mani dall’operato più “ruspante” e meno ampolloso dei Bolt Thrower e lo unisce con certe dinamiche care ai primissimi Entombed speziando il tutto con l’impeto di certo hardcore.

Sanno essere spessi e snelli al contempo e tuffarsi dentro le sei canzoni di Death Age è uno vero spasso. Le prime tre sono quelle che hanno il compito di “catturare” e piantare certi paletti di riferimento, le altre cercheranno di incrementare la dose di asprezza senza però avere intenzione di voler mutare una marea ormai saldamente lanciata.

E’ di certo una buona dose di entusiasmo quella che mi ha catturato durante la fruizione di questo Death Age (diamine, cosa non è l’esecuzione di Chimera Soldiers, dal motivo portante sino ad arrivare al breve assolo per non parlare della profonda prestazione vocale di Jesse Sanes su Global Death). I Kommand in appena 26 minuti riescono a conferire freschezza suonando un qualcosa di estremamente datato; penso sia proprio racchiuso in questa spiegazione il potere sprigionato dalla loro musica.

Magnetico, magmatico e possente, da vivere in tutta la sua ruvidità.

75%

Summary

20 Buck Spin (2023)

Tracklist:

01. Final Virus
02. Chimera Soldiers
03. Global Death
04. Polar Holdout
05. Fleeing Western Territories
06. Collapse Metropolis