Secondo disco per i norvegesi Keiser, i Nostri sono capaci di infilare le scarpe dentro il mondo del black metal melodico, ma anche su certe sensazioni diluite col thrash che solitamente vengono bene ai gruppi appartenenti alla loro stessa nazione.
Our Wretched Demise è un album che nel suo piccolo riesce a dare molto, a descrizione potrebbe sembrare esageratamente banale; fortunatamente finisce a colpire e generare il giusto attrito. Ascoltare l’intera tracklist genererà una sorta di entusiasmo crescente (il famoso appetito che viene mangiando) sul quale bisognerà riflettere a modo, una cosa però è certa: gira che ti rigira quantificare un valore esatto dell’opera rimane – almeno per me – molto difficile.
I Keiser sono senza ombra di dubbio trascinanti, pungono laddove devono per mezzo di un riffing saggio e sadico, per nulla immune a certe suggestioni della vicina Svezia (ma anche la Norvegia saprà emergere, un brano per accontentare tutti? Presto detto: l’incisiva Shroud). Poi ti spezzano il tutto con bocconi thrash n’roll come nel caso di Scourge of the Wicked, pezzo a dir poco camaleontico che però ci presenta bene l’ingresso dentro questa nuova edificante fatica.
Riffing ragionato quello che ci spalanca le porte di una Cannons of War intrigante, epica e “sondatrice”, abile nell’uscire sulla distanza, a modo suo anche sufficientemente manipolante. Al manifestarsi di When Fire Rides the Nightsky la formula dei Keiser inizia a trovare concreta efficacia e familiarità con il nostro cervello, ci si sente stuzzicati, trascinati verso delle canzoni che andranno a definire un contatto magari strano, ma mai veramente scontato.
Far From Human immette la melodia su una struttura rapida e ficcante (qui si che respira Svezia a pieni polmoni), poi alla breve strumentale The Fog il compito di lanciare la coda del disco. Saranno le più lunghe e tortuose Eternal Onslaught e una magica e preziosa title track (ben dieci arcani minuti e andiamo via tutti contenti) a far germogliare definitivamente un disco carico di voglia di impressionare e di fare bene.
Insomma, ascolto dopo ascolto la scusa di scriverci qualcosa mi ha condotto sino all’acquisto; qualcosa questo vorrà pur dire. Our Wretched Demise è un lavoro che non ti muore lì subito, preferisce bollire, brillare e spronarti a ripartire sulle ali di un’assetata voglia, spingendoti a tuffarti dentro un mare ricco di melodia d’alta scuola che a tratti oserei definire: sopraffina.
Summary
Non Serviam Records (2020)
Tracklist:
01. Prelude To War
02. Scourge Of The Wicked
03. Cannons Of War
04. When Fire Rides The Nightsky
05. Shroud
06. Far From Human
07. The Fog
08. Eternal Onslaught
09. Our Wretched Demise