Kanine – Karnage

A dir poco entusiasmato dopo l’ascolto del debutto di questi “carnivori” francesi che se ne esordiscono così, in modo a dir poco sfacciato sotto Lacerated Enemy Records.

Se il nome dell’etichetta non dovesse bastare a garantire una certa qualità basterà un immersione approfondita dentro questo rapido e devastante album dal nome di Karnage. Un disco che vede espulsi con potenza sovrumana death metal, slam e death/brutal core. Violenza e varietà sono i temi principali proposti dai Kanine, un quartetto efferato che sa certamente come operare sul campo e soprattutto come intrattenere l’ascoltatore in cerca di estremità o di decisi impatti dove mettere a repentaglio l’uso del proprio collo.

Scorre così Karnage, senza respiro e con il filo dell’attenzione tenuto sempre davanti gli occhi. La preda d’altronde non deve sfuggire dal campo visivo e allo stesso modo i Kanine cercano di legarci a loro con pressanti e letali metodi.

La produzione è tanta roba, aggredisce ed abbraccia sotto i colpi di una sezione ritmica massiccia e cingolata. I pattern creati dai Kanine sono sempre avvincenti, riusciti su tutta la linea, sempre volti a formulare un autentico massacro fatto di intensità e break pietrificanti.

Sussistono anche aspetti “meccanici” ma non impediscono di comprendere lo sforzo che sta alla fonte del quartetto. C’è riverbero, immane solidità e quelle piccole differenze tra ogni pezzo che finiscono a rendere estremamente prezioso questo Karnage.

Penso alla potenza espressa da una Gangrene, penso alla delirante prestazione vocale, capace di ingolosire e mutare per quel poco la pelle; penso alla riuscita dell’insieme che passa con disinvoltura differenti stadi anche all’interno del medesimo brano.

E poi quando ti attaccano con Abysses capisci già su quale dannato guaio sei finito. Inizi a comprendere che da qui dentro non ne uscirai e che questo ascolto ritornerà molto spesso nei tuoi sistemi, perché lo senti vibrare, senti le viscere in subbuglio e la terra tremare inevitabilmente sotto i piedi (lo sviluppo del pezzo, il suo finale, tutto perfetto).

Possiamo tacciarlo come “disco semplice” Karnage ma allo stesso tempo i Kanine sviluppano un che di abrasivo, e una complessità d’insieme che lavora alla ricerca in contemporanea, mai slegata di groove e massacro (persino esalazioni epiche emergono da Anubis). Così finisci a fregartene di quanto di questo o quanto di quello siano racchiusi dentro questa o quella canzone, giunti alla fine capisci che la cosa migliore è non porsi domande e farsi sbranare da questi otto terremoti più intro.

Violenza a badilate, un debutto che diverte e scuote ossessivamente il corpo se ingerito con un’unica e sfolgorante soluzione.

78%

Summary

Lacerated Enemy Records (2022)

Tracklist:

01. Intro
02. Furie
03. Gangrene
04. Abysses
05. Karnage
06. Anubis
07. Snakepit
8. Counter Slam Bass Drop Offensive
09. Frost