Intervista: Dissidio (2016)

Thisorientamento è stato senza dubbio alcuno uno dei migliori debutti dell’annata 2015, sia per quanto riguarda il nostro paese (cliccando qui la nostra recensione) ma non solo. I Dissidio sono riusciti a confezionare un lavoro veramente accattivante, capace di far crescere interesse ed “orgoglio” ascolto dopo ascolto. Disfactory.it non si è fatta scappare l’occasione di porre qualche domanda ai ragazzi, eccone il resoconto:

Allora ragazzi il vostro primo disco è uscito da un pochino ormai, possiamo tracciare un resoconto dell’anno appena trascorso?

Ciao! Si, il disco è uscito da quasi 1 anno e possiamo dire che pare sia piaciuto un bel po’, e siamo contentissimi.

Genesi di Thisorientamento, cosa si nasconde dietro quest’oceano di creatività?

Mah, crediamo si nasconda fondamentalmente tanta voglia di giocare.

Non è esattamente da tutti iniziare un cammino come il vostro per quanto riguarda la promozione del disco. Cosa si cela dietro la scelta di realizzare un video per ogni brano di Thisorientamento? Avevate le idee chiare su come doveva essere ogni cosa oppure avete lasciato spazio all’improvvisazione?

Fin da subito avevamo in mente d’accompagnare ogni brano dell’album con un video per crearne una specie di lungometraggio, fin da subito abbiamo pensato al regista Mario Vitale per realizzare questo progetto, e così è andata. Le idee riguardo la storia delle immagini inizialmente erano diverse, poi lavorando con Mario tutto è venuto da se, con l’ausilio anche di un po’ d’improvvisazione, certo
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Non è la prima volta che mi imbatto in un lavoro prodotto agli ACME Studio, come è stata l’esperienza a riguardo?

Un’esperienza meravigliosa, che non vediamo l’ora di ripetere!

Qualche aneddoto sulle vostre ultime date live? quali i pregi, i possibili difetti, gioie e dolori di chi si ritrova oggigiorno a dover suonare lungo la nostra penisola?

Il bello di suonare in giro per l’Italia con ogni sera un pubblico nuovo è che ogni sera ci si cimenta in reazioni diverse. Poi si sa, c’è la sera che va male e pensiamo che sia tutto una merda, e quella che va bene in cui pensiamo che è tutto meraviglioso.
Abbiamo riscontrato in alcune situazioni assoluta professionalità da parte degli organizzatori e promoter, in altre non c’era nemmeno il mixer, quindi in conclusione diciamo che, senza stilare giudizi definitivi, i pregi e i difetti dipendono molto da come va, giorno per giorno.

Quali sono le vostre fonti d’ispirazioni (musicali, cinematografiche, letterarie)?

Musicalmente abbiamo provenienze a 360°, ascoltiamo dal rock al metal al jazz al blues al pop alla qualunque, per dire potremmo passare dai Cannibal Corpse a Norah Jones senza problemi. 
Cinematograficamente partiamo da Kubrick, Lynch, Fellini per arrivare Tarantino a Truffaut a Hitchcock a Fincher agli horror e splatter.
Letterariamente siamo anche qui variopinti, c’è chi legge più poesie o racconti assurdi come Neruda o Jodorowsky, chi fantasy come Harry Potter, chi filosofia come Nietzsche.

Chi sono i Dissidio nella vita di tutti i giorni? Collegandomi a “L’amore è un lavoro strano” e “Pezzo di Sfiga” mi viene da chiedervi se qualcuno di voi si è mai cimentato nella nobile arte del cameriere..


Ovviamente si! Michelangelo faceva e fa tutt’ora il cameriere in un pub a Lamezia Terme. Valentino è pratico di call center anche se in questo periodo è nuovamente alla ricerca di qualche altro impiego, mentre Francesco è un fierissimo muratore!

Come è nata la collaborazione con Overdub Recordings? Il vostro sodalizio verrà rinnovato?

Il nostro rapporto con Overdub è nato grazie all’esistenza di un locale a Lamezia, le Officine Sonore. Fu li che qualche anno fa suonarono i Chaos Conspiracy, band di cui fa parte un referente di Overdub, fu li che Michelangelo andò a vederseli.
A fine concerto nel fare i complimenti e scambiare quattro chiacchiere si parlò anche di Dissidio. Dal giorno dopo iniziò la collaborazione che sicuramente continuerà ancora per tanto!

Avete già pensato a come suonerà il vostro prossimo album? Dovremo aspettarci drastici cambiamenti o al momento siete sazi di ciò che avete già prodotto?

La verità è che siamo affamatissimi di nuove composizioni.
Pensiamo che il prossimo album sarà qualcosa di totalmente differente da Thisorientamento, ma non sappiamo ancora precisamente di cosa potrebbe trattarsi, non vediamo l’ora di rientrare in saletta per capirlo.

Le ultime righe come al solito sono tutte per voi, aggiungete pure quello che volete.

Un compito arduo quello di chiudere, ci si prova. 
Grazie mille per l’intervista e un saluto a tutti i lettori di Disfactory, ciao!

 

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