Ci sono opinioni che si scrivono da sole, recensioni per le quali utilizziamo termini triti e ritriti e che forse finiscono per non rendere al meglio l’idea di quanto meriti un ascolto piuttosto di un altro.
Sono queste le congetture che si rannuvolano mentre penso a formulare delle parole riguardo a Beneath The Crimson Eclipse. Stiamo parlando di un ep di 5 brani, l’esordio fiammante per gli irlandesi Imperial Demonic, un ingresso che vale quanto il migliore dei fendenti per questa entità che come molte se ne frega di scegliere strade poco battute e quindi più personali.
Siamo quindi di fronte al classico dilemma. Un dilemma che può essere districato come sempre (o quasi) dalla qualità della proposta. E gli Imperial Demonic sono stati bravi, devono aver preparato con cura l’ingresso sulle scene e le spine che ci scagliano contro queste poche canzoni non fanno altro che avvalorare tali mie certezze.
All’interno della loro musica vive il ricordo della scena svedese di un tempo (inguaribili romantici, penso non possiate resistere), un ricordo prodotto con manovre realmente cariche e volenterose. Le movenze in questione sono quelle di Dark Funeral e Naglfar su tutte, ma i Nostri non si fanno mancare intrusioni nei mondi lanciati da Dissection e primi Dimmu Borgir, questi ultimi per il lato più “tragico” che nello scorrere dei minuti emerge.
Un debutto Beneath The Crimson Eclipse che ci lascia volentieri dimenticare di esserlo. Il black metal degli Imperial Demonic è levigato e molto pratico, dotato di efficacia in ogni sua componente. Le chitarre veleggiano con fermezza verso le conquiste e la fase ritmica traina il tutto con puntualità.
C’è freddezza, c’è carnalità all’interno di strofe ineccepibili nella loro opera di sfondamento (ascoltare su tutte The Path Of Night e l’apocalisse generata da Dawn of the Infernal Age). 26 minuti che scorrono implacabili senza il bisogno di concedere complicazioni. Tutto è oliato e scottato direttamente su fuochi infernali. E tutto ci arriva così semplice, eppure così efficace da lasciarsi dietro impronte, ricordi e voglia di tornare a riascoltarlo il prima possibile.
Una facile scommessa questi Imperial Demonic? Per ora certo che si! Fiondarsi a comprare l’unica reazione plausibile.
Summary
Black Lion Records (2023)
Tracklist:
01. The Furnace
02. Ways of the Secular Flesh
03. The Path of Night
04. Dawn of the Infernal Age
05. Beneath the Crimson Eclipse