Misteriosa anestetizzante arte per il progetto Hyl. Where Emptiness is All è un inno nostalgico e circoscrivente in grado di esercitare quel potere magnetico descrivibile “semplicemente” come black metal.
Il nome Hyl vede coinvolti personaggi tutt’altro che sprovveduti, così si finisce ad intuire subito una certa “stazza” del prodotto, un primo movimento discografico lungo 33 minuti, minuti pronti a fare grondare fascino arcano, e uno spirito autoritario di primo livello.
E’ stato Rick Costantino (Krigere Wolf, Schizo) ad accendere la miccia deflagrante di Where Emptiness is All. Il Nostro ha trovato nei polacchi Shadow (storico cerimoniere dei Black Altar nonché mentore del progetto Kriegsgott) e nel giovane batterista Krzysztof Klingbein la necessaria linfa per propagare la sua nera e rarefatta arte.
Manti sonori laceri e scanditi si allargano in scia ad un trasporto chiaro e netto, molto diretto ma primariamente esplorativo e paziente di rivelare un potere saggio ed arcano. Le chitarre fendono e propagano un’aria fredda ed atmosferica, vanno in tal modo ad intensificare un certo discorso magico/naturale seguendo percorsi che puntano dritti verso scenari aridi ma sempre affascinanti (l’ispirazione è totale e non ci lascia mai soli a vagare nel cercare di ritrovarla).
Shadow è una garanzia, la stazza della sua prestazione sprigiona rispetto incondizionato per il genere ed accresce senza dubbio un’opera esplorativa ed altamente persuasiva. Lo scenario non è completamente buio, Where Emptiness is All vale quanto quella nebbia che non lascia filtrare i raggi solari, è quel tipo di luce straniante, sotto certi aspetti “malato” che avvertiamo attorno a noi. Qualcosa pronto ad ammorbare, una figura silenziosa che cova nelle retrovie e ci osserva con scrupolo prima di lasciare agire il suo occulto potere.
Un copione seguito senza sbavature che ci carica con strofe salde e decise. Nel mentre ravvisiamo la controparte opposta data da sfumature che cercheranno di agire a favore di un senso di levitazione costante (in particolare modo le chitarre, quando vengono lasciate ad operare in solitaria).
Un primo passo da seguire con sentimento e attenzione quello degli Hyl. Sicuri e disinvolti passi in direzione del richiamo proveniente dal “rassicurante” vuoto.
Summary
Odium Records (2023)
Tracklist:
01. Pvrification
02. Into the Unknown
03. And Everything Dies
04. Where Emptiness is All
05. Endless Illusions
06. Under a Watching Sky