Heretical Sect – Rapturous Flesh Consumed

Direttamente da Santa Fe esordiscono con clamoroso carattere gli Heretical Sect. Il loro Rapturous Flesh Consumed è materia che necessità di un’adeguata analisi; i nostri non pensano di certo a smuovere monti, ma fanno i loro discorsi con cognizione, imbastendo una death metal sporco e dissonante, imbrattato a dovere da manate di sadico e purulento black metal.

Rapturous Flesh Consumed è roba lercia e appiccicosa (già a partire dal tema scelto di trattare: le infami gesta dell’uomo di chiesa Salvador De Guerra e le possibili motivazioni che lo spingevano ad agire), in un modo tutto suo coagulante, morbosa e rituale. La musica griffata Heretical Sect scava nell’aridità e da quei solchi riesce ad estrarre tratteggi magnetici e sabbiosi, dei veri e propri enigmi sonori di tutto rispetto.

Invocazioni che si protraggono lungo 36 minuti tormentosi e annichilenti, premiati da una produzione capace di conferire all’insieme un chiaro e sanguinolento fascino (diciamo che si apriranno improvvise voragini, ma non staremo lì a contemplarle troppo a lungo).

Gli Heretical Sect disperdono pura dannazione ed operoso tormento. La loro azione è invereconda, e rimane da subito incastrata nella mente ma non per questo ci ritroviamo a ridosso di un qualcosa di basilare o troppo primitivo (e anzi gli ascolti cementificheranno gli spigoli). La band vuole sondare o meglio “stuzzicare” l’animo deviato dell’uomo e riesce ad evidenziarlo pezzo per pezzo, lungo tutti e sei i brani presentati in tracklist (di cui un breve e catacombale intermezzo).

Spicca a mio parere la mefistofelica Baptismal Rot and Ash con i suoi dieci dannati minuti pronti a scavallare in corsie doom. Ma d’altronde sia che si parli dell’ottima Rising Light of Lunacy o delle grandiose Pit Abominations o Degradation Temple non si finisce a sbagliare, l’ispirazione trova casa nei solchi costruiti dagli Heretical Sect e ogni nuovo ascolto non fa altro che continuare il discorso interrotto la volta prima.

Rapturous Flesh Consumed è un esordio carico, quello che molti dovrebbero auspicarsi di compiere. Queste note lasciano filtrare echi sinistri, malattia e flagellazioni dalle mura.

74%

Summary

Redefining Darkness Records, Gilead Media (2020)

Tracklist:

01. Rising Light Of Lunacy
02. Baptismal Rot And Ash
03. The Depths Of Weeping Infinity
04. Degradation Temple
05. Resurrection Sky
06. Ritual Inversion