Haunted Cenotaph – Abyssal Menace

Giunge direttamente dai mondi primordiali il debutto dei polacchi Haunted Cenotaph. Un debutto di spessore, di carattere poco comune, un disco che se ne infischia del progresso e di certe dinamiche che servono oggigiorno per spiccare nei reparti “che davvero contano”.

Abyssal Menace è death doom volutamente nostalgico, una partita esclusiva ed acerrima per autentici cultori del genere, giusto per quelle entità che non si accontentano (per fortuna) dei soli mostri sacri di facciata. Un disco che avanza sotto i passi di un riffing mistico, classico, ostinatamente oscuro. Sarà troppo tardi quando realizzeremo dell’ossessivo/continuo trapanare delle chitarre sulle nostre povere carni.

Non si può evitare di volergli un mondo di bene, nella sua semplicità Abyssal Menace stordisce e rapisce, esalando fumi e sapori troppo cari e preziosi. Gli Haunted Cenotaph sono profanatori di altri mondi ormai scarsamente battuti e noi dobbiamo rendere assolutamente grazie, dare loro opportunità di migliorare ulteriormente battendo questi sentieri criptici, pestilenziali e dannati.

Si scoperchiano bare sotto questa materia schiacciante. I brani avanzano scanditi e generano gorghi dai quali risulterà difficile emergere per buttare un occhio fuori (il tutto va letto in maniera positiva). Il trasporto è tanto, e diventerà un autentico sollazzo lasciarsi abbandonare a questo stritolante ed accorto abbraccio che mischia torbidamente Asphyx, Hooded Menace, il classicismo di Black Sabbath e Mercyful Fate e sensazioni alla Hypocrisy del periodo Osculum Obscenum.

La tracklist snocciola brani inviperiti, fautori di una spinta che sembra davvero provenire da altri tempi. Su tutte si staglia a mio gusto la cupa Miasmatic Malodour, nove incollanti e mortiferi minuti di super devozione ai maestri dell’occultismo.

Si prendono il loro tempo per agire gli Haunted Cenotaph e la loro mietitura appare coesa, perfettamente esplicita e mai fuorviante. Ambienti notturni, e bare scoperchiate sotto una lucente luna piena; questo lo sfondo ideale di tutto Abyssal Menace, un lavoro che si merita subitanea fiducia e magnetico attaccamento.

Lasciate pure che il male del death e la liturgia del doom metal facciano il loro corso, non ve ne pentirete.

Fallen Temple, Sign of Evil Productions, Redefining Darkness Records (2020)

Tracklist:

  1. The Music of Erich Zann
  2. Cursed Abomination
  3. Rotten Existence
  4. Miasmatic Malodour
  5. Abyssal Menace
  6. Funeral Candles
  7. Seed of Belial
70%

Summary