Dalla Finlandia, Halo Manash torna per accompagnarci nei momenti più rarefatti della nostra esistenza.
Con Wesieni Wainajat (disponibile in sole 350 copie su cd e 50 su mc) gli Halo Manash realizzano ambient/trance music che, nella sua immobilità apparente, riesce ancora a rinnovarsi. Tre lunghi brani pensati per il completo distacco dal corpo e dalla realtà tangibile: musica talmente introspettiva e peculiare da rendere vano ogni tentativo di descrizione, e con esso qualsiasi forma di valutazione.
È la ripetizione ipnotica di lunghi droni con minimi mutamenti, è l’approccio “rituale oltre il rituale” di pochi elementi che si confrontano direttamente con la nostra essenza più profonda. Un’esperienza riservata a una nicchia di ascoltatori. Quelli che sentono il bisogno di allontanarsi dal presente per cercare ai margini, un altrove, più antico, più interiore, o semplicemente più congeniale.
Un costante sibilo ci accompagna in questo viaggio dai colori stranamente terreni, eppure evanescenti. Qui si abbandonano le provviste e le necessità tipiche di altri tipi di ascolto: Wesieni Wainajat ci conduce dritti verso l’oblio, a demolire la vecchia essenza per tentare di scoprire una nuova identità ancora sconosciuta.
Le tre parti del disco sono inseparabili. Complementari nella struttura, indivisibili nell’intento. Ascoltarne una sola significherebbe snaturare completamente l’opera, svuotarla di senso, e privarla del potere che gli Halo Manash hanno infuso in ogni frequenza.
Per molti sarà solo un esercizio di tempo e materia sprecata. Ma per chi sa mettersi in ascolto, è un chiaro atto di pura dedizione artistica. Nulla viene richiesto all’ascoltatore, nulla è costruito per compiacere. È come un suono nato in natura, sviluppatosi senza l’intervento umano.
E forse, questa, è la descrizione più onesta e invitante che possa offrire per convincervi a immergervi in questi quaranta minuti di trance.
Summary
Aural Hypnox (2013)
Tracklist:
01. Kwlwsta
02. Varjoista
03. Tulelle