Dopo il terzo disco “ad ampio raggio” Phantom Knocks uscito nel 2022, i tedeschi Grin decidono di piombare sui nostri stereo con 12 fulminanti minuti e un livello di abrasività particolarmente marcato. Non c’è scampo all’interno di Black Nothingness, le sue sei canzoni valgono quanto la bevuta di uno shottino carico di veleno, un liquido che ci lascerà in balia dei nostri ed esclusivi demoni.
Il duo proveniente da Berlino irrompe e sfonda le barriere della sicurezza. L’ascolto di questo ep giunge subito al fulcro e denota tutta la volontà della band di voler offrire uno spaccato diverso, come se ci accorgessimo di certe differenze solo cambiando visuale di un panorama conosciuto.
Un tiro che avvolge e che azzanna senza pietà. Il muro sonoro è imponente, violento, avvolto in una compressione sludge/stoner pronta a lasciarci come firma il perfido segno dei suoi morsi.
I Grin lasciano spalancato l’ingresso di un vortice per un ascolto fulminante e potente. E’ solo questo che preme loro, il non perdersi in strutture ariose per tenerci ostaggi di un focus opprimente, ostile e fagocitante. Black Nothingness è un breve “ponte”, una rapida passeggiata che funge come intervallo, ma non per questo ci impedirà di ricordarla più avanti con estremo e sadico piacere.
Lasciarsi inondare da questa scarica di groove potrebbe essere la medicina giusta per un breve ma lancinante momento di scarico. I Grin con Black Nothingness caricano il sound, smuovono rocce e le scagliano con violenza inaudita nell’iperspazio.
Nothingness, Gatekeeper e Deathbringers vanno ad occupare il mio personale podio di questa speciale fruizione che va comunque obbligatoriamente inalata nella sua interezza.
Summary
The Lasting Dose Records (2023)
Tracklist:
01. Nothingness
02. Gatekeeper
03. Midnight Blue Sorrow
04. The Tempest Of Time
05. Talons
06. Deathbringers