Grabak – Sin

Prova mancata: Grabak e il peccato di mediocrità in Sin

I Grabak non sono certo degli esordienti. Eppure continuano ad arrancare tra la sufficienza e una mediocrità ostinata, incapaci di spiccare quel volo che qualche potenzialità, seppur timida, lascerebbe sperare. Con Sin, i Nostri raggiungono il traguardo del quinto full-length. Il titolo, in maniera discreta, richiama il tema dei peccati capitali, peccato che la scarsa varietà dei brani non renda giustizia a un concept che poteva essere sviluppato con ben altra incisività.

Sin è martellante, a tratti ipnotico, ma si muove sempre all’interno di confini troppo stretti (fatta eccezione per brevi incursioni di voce femminile in Prologue – The Covenant e Pride – The Black Mirror). Confini che alla lunga risultano soffocanti e privi di quella scarica adrenalinica necessaria. I Grabak seguono con rigore il mitragliamento insegnato da Marduk e affini, inserendo qua e là qualche apertura melodica che, purtroppo, non riesce mai a diventare davvero significativa o memorabile.

Momenti di lucidità tra le ombre sonore

Qualche brano spicca sugli altri, salvando in parte l’album dal tracollo completo. Il primo è Wrath – Into a Mental Inferno, dove i tedeschi dimostrano di saper maneggiare con competenza il linguaggio del black metal. Ma è un’illusione temporanea: presto subentrano l’indifferenza e una noia tangibile, accentuata da uno scream che non riesce a catturare l’attenzione (troppo piatto, come se si disperdesse in un fazzoletto).

Altri momenti degni di nota includono Gluttony – The King’s Jester (con qualche accenno ai Cradle of Filth che, sorprendentemente, funziona) e Greed – The Sign of the Rope, dove il riffing si fa finalmente convincente.

Dispiace sempre stroncare un disco con fermezza, ma quando le sensazioni negative affiorano con insistenza, è impossibile ignorarle: allerta rossa.

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Summary

Twilight Vertrieb (2011)

Tracklist:

01. Prologue – The Covenant
02. Wrath – Into a Mental Inferno
03. Envy – Beyond the Grace of God
04. Gluttony – The King’s Jester
05. Sloth – The Echoes of Babel
06. Lust – Of Masters and Servants
07. Greed – The Sign of the Rope
08. Pride – The Black Mirror
09. Epilogue – The Lord of Sin

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