E’ cultura su tutto ciò che significa Melodic Black Metal Svedese quella che si contorce all’interno di The Decline of the Enlightened Gods, terzo prepotente e diabolico vagito di inediti a firma Frozen Dawn.
Andrebbero sciorinati svariati nomi ed è proprio questo che andrò a fare da qui a poco, poiché non si può passare attraverso tale varco temporale senza dover “pagar menzione” a chi di dovere, e a chi – magari ancora oggi- è ancora attivo e reduce dai conclamati anni del magico splendore.
Ai Frozen Dawn non tange minimamente la possibilità di venire tacciati come “privi di personalità”. Loro suonano ciò che vivono, ciò che molto probabilmente ancora oggi ascoltano con letale entusiasmo, giusto come tanti o pochi di noi. Non hanno lasciato venire meno la passione, passione verso uno stile che tanto ha dato, e molto ancora riesce a dare checché se ne dica. La loro aggiunta di legna a tale focolare d’altronde ci parla chiaro e senza bisogno di orpelli. Se è melodic black metal quello si cerca, qui lo si troverà nudo e crudo, esposto in maniera senza dubbio impeccabile, genuina e scoppiettante.
The Decline of the Enlightened Gods è un disco che cattura, capace di ammaliare adoperando una metodologia espressiva ormai calcificata all’interno dell’avido fruitore. La Svezia è scolpita a caratteri cubitali nel retaggio, nel songwriting della band spagnola. Si parte dai Dissection per planare su un quartetto di “discepoli” di tutto rispetto come Dawn, Naglfar, Necrophobic (dai quali non ci facciamo mancare la cover di Blinded by Light, Enlightened by Darkness, posta opportunamente in chiusura) e Sacramentum per poi arrivare a certi lati dei più recenti Watain o Thulcandra (tedeschi, ma solo all’anagrafe), giusto per metterci sopra una parvenza di colla più attuale che possa agganciare anche i più giovini.
Sinuosi e compatti i Frozen Dawn costruiscono una scaletta capace d’intrattenere, raggiungendo talvolta picchi davvero persuasivi come nel caso di una eccellente Frozen Kings, di una opener brillante e “cigolante” come Mystic Fires of Dark Allegiance o della sinistra Black Reign Awaits. L’album ha il pregio di non spegnersi sulla distanza ed offre capitoli vincenti e dal forte trasporto come Wanderer of Times e Cosmic Black Chaos.
Detto ciò i Frozen Dawn non si fanno mancare nulla: una copertina del compianto Mariusz Lewandowski e un passaggio (obbligato?) agli Unisound Studios di Mr. Swano. Aspetti che infiocchettano al meglio un disco vocalmente espressivo e ferale, certamente ispirato per quanto concerne un riffing rapido, pressante e in completa trazione.
Summary
Transcending Obscurity Records (2023)
Tracklist:
01. Mystic Fires Of Dark Allegiance
02. Spellbound
03. Black Reign Awaits
04. Frozen Kings
05. Wanderer Of Times
06. Oath Of Forgotten Past
07. Cosmic Black Chaos
08. The Decline Of The Enlightened Gods
09. The Fall Of Aeons
10. Blinded By Light, Enlightened By Darkness (Necrophobic cover)