Dall’Ucraina ecco i Floscule, i Nostri riescono a strappare un sodalizio con Vendetta Records per Ї, primo disco grondante di sofferenza, intento ad urlare al mondo tutto il sapore di morte, distruzione, tragedia e speranza che alberga in loro.
La prima cosa che colpisce è l’utilizzo della lingua inglese per le liriche, mi sembra chiaro l’intento di voler spargere un messaggio specifico verso più persone possibili, cosa che l’uso della loro lingua avrebbe limitato, e di molto. Si, suona strano sentire cantare in questo modo una formazione Ucraina, ma devo dire che infine l’insieme colpisce a fondo e la cosa non mi dispiace affatto.
Già la copertina suona come un grido alla resistenza, macerie che nonostante tutto sono rimaste in piedi, cosa che sta facendo la popolazione di pari grado. Un conto è quello di assistere alle vicende comodamente seduti in casa propria, un conto è quello di vivere quotidianamente una situazione di costante allarme. In queste lunghe attese è nato Ї, un disco che cerca di farsi forza e di lanciare il suo messaggio di rivalsa.
Ci troviamo in territorio black metal, di quello bello arido, tipico delle lande ucraine. La matrice è abrasiva, ed attinge senza pietà dal crust e da forti umori “post”, non stiamo parlando del classico disco che si impara dopo un primo ascolto. I Floscule amano tartassare il proprio ascoltatore e lo sottopongono ad un martellamento che chiede al suo interno una ulteriore battaglia. Bisogna entrarci, soffrire, prendere quei pochi respiri concessi e poi di nuovo giù in apnea.
In questo mondo sfuggente è sempre più difficile fermarsi per aspettare lo sbocciare di un album. Ї è proprio questo che richiede, ne più ne meno. Cerca un dialogo, se liricamente è esplicito (senza fare nomi, senza specificare situazioni, ho molto apprezzato ciò) è tutt’altro sul versante strumentale che appare inizialmente troppo secco ed arido, salvo aprirsi (magari inaspettatamente) dopo una certa ed indispensabile confidenza.
50 minuti spettrali, a loro modo corrosivi (grazie ad una prestazione vocale travagliata e lacerante) che si inerpicano sopra le macerie sperando in una repentina rinascita. Le chitarre macinano cosucce davvero prelibate, avvolte dentro un costante tormento emergono a tutta, tra una rasoiata ed un rallentamento atto a smussare. Se avrete pazienza, sarete ricompensati.
La componente ferale è dominante, i Floscule sono in primis una band feroce, pronta ad attaccare sempre e comunque, e quando si fermano a riflettere come ad esempio nell’ultima Rain Keeps Falling ne nascono piccole meraviglie.
La tracklist è veramente solida, non ammette repliche ed avanza come se fosse schermata da una corazza. Andrebbero citate un po’ tutte le canzoni, su A Tree of Life i Floscule hanno costruito il tutto su una loro interpretazione di Oh, the Red Viburnum in the Meadow, una marcia patriottica nata nel 1875 e successivamente bannata. Eclipse è ferocissima prima di uno spaccato melodico che ci regala uno dei momenti più alti di tutto Ї. Glimmer of Light una traccia d’esplorazione pronta a sbocciare tra le preferite per non parlare dell’impatto prodotto dalla divorante ed ottima opener Fire Breathers.
Ї è un disco che ha tantissimo spirito e sostanza, perderselo sarebbe davvero un peccato.
Summary
Vendetta Records (2024)
Tracklist:
01. Fire Breathers
02. Cosmic Infinity
03. A Tree Of Life
04. Eclipse
05. Glimmer Of Light
06. Endless Youth
07. Burn
08. At The Edge
09. Rain Keeps Falling