I Flammae con Ordo si fanno carico di un black metal appiccicoso, dotato di una prova vocale molto nostalgica (un timbro vecchio stile che farà piacere a molti), pronta a trascinarsi ad oltranza tra le stanze, con impeto ed aspra sofferenza, pienamente consapevole del disagio di avere un’anima marcia e totalmente corrotta.
La musica dei polacchi Flammae riesce nel tempo a dare abbastanza soddisfazioni. Ci troviamo nei territori più classici e scarni del genere (non aspettatevi una produzione moderna), con occhi bramosi che osservano le scene maestose di Norvegia e Finlandia ma con un debole verso il lato più occulto delle manovre.
I brani ci lavorano lentamente e giungono infine a raggiungere dei livelli positivi, forse ancor più apprezzabili a causa del contatto prolungato con il tormento qui registrato, e di una “non celata” dannazione che ostinatamente finisce ad ammorbare l’aria (vi lascio i nomi di Faded Sun e Servants of the Black Cult su tutte, canzoni perfettamente centrate e ricche di pungente ispirazione).
Ordo non strizza piacenti occhiolini nei nostri riguardi. Lui agisce solo per il suo arido tornaconto, pensando a creare una linea straziante e marcata, con l’intento di lasciare piccole tracce a chi saprà aspettare con pazienza nell’ombra. Il primo ascolto forse non “arriverà” e non vi dirà poi molto, saranno quelli successivi a far comprendere a dovere il tutto e a creare un solido legame con questi cinque vorticosi pezzi.
Un plauso ad Ascension Records per come pesca nelle piccole realtà va fatto, soprattutto per credere e dare forma fisica a materiale di questo tipo ancora oggi.
Summary
Ascension Records (2023)
Tracklist:
01. In Darkness It Is Born
02. Purification by Fire
03. Faded Sun
04.Servants of the Black Cult
05. The Oath