Molto prolifico il progetto personale di Orszar. Gli Eternal Valley tagliano in questo 2021 il traguardo del settimo disco ed io mi ritrovo a chiedermi dove sia stato dal 2013 ad oggi per non averne mai sentito parlare. In ogni modo il nuovo Kingdom of Misery ci viene portato da Northern Silence Productions e come ogni prodotto dell’etichetta tedesca promette di soddisfare una buona fetta di estimatori in territorio black metal atmosferico.
Melodia, dilatazione e sensazioni post/shoegaze vanno a riunirsi dentro una formula senza dubbio consolidata (sia per Eternal Valley, che per il circuito americano o del black metal melodico in generale) e che non folgora o sorprende. A questi livelli entrano in gioco solo la volontà dell’ascoltatore di tuffarsi dentro l’ennesima entità e dall’altra la capacità di scrittura ed intrattenimento messa in atto dal progetto protagonista. Da queste riflessioni emerge un gran equilibrio, un equilibrio che ha reso l’ascolto di Kingdom of Misery affascinante e soprattutto capace di viaggiare a ridosso di una costante crescita emotiva.
Insomma qui va in scena una bella battaglia tra sofferenze vocali ed aperture “speranzose”, raggi solari che filtrano dentro una negatività di base abbastanza tangibile e cercata. Occhi che scrutano un mondo in miseria e da tale visione lasciano scattare sensazioni forti, molto forti ed intuitive.
Il via di Morose o l’impatto melodico della successiva This Endless Night sono forse il migliore biglietto da visita possibile. Eternal Valley sembra essere arrivato al punto, al raggiungimento di un obiettivo cercato a lungo. Tutto sembra fluire nella giusta maniera, dotato di un ottimo bilanciamento tra i caratteri dominanti legati alla musica prodotta.
Vocalizzi penetranti, chitarre che trasportano e pietrificano durante certe esalazioni melodiche. L’immersione viene indotta e quando ne realizzeremo l’effettivo potere sarà troppo tardi, perché nel frattempo (e quasi in punta di piedi) Kingdom of Misery si sarà scavato una grezza fossa nel nostro inconscio, e a noi questa cosa finirà a piacere non poco.
La title track non scherza ed incrementa se possibile il carico emozionante (seguiranno la straziante Hour of Agony, i tumulti strumentali di When the Skies Collapse che ricordano talvolta gli Empyrium, la pungente intensità di I Never Wanted e l’atto finale stabilito da Alone). Giunti a questo punto non si può che dichiarare resa e consegnare un simbolico lucchetto a Orszar e ai suoi Eternal Valley che con disumana facilità ci raccolgono e ci mostrano il vero volto del mondo. Tragedia e bellezza solidificati in un tutt’uno.
Non sottovalutatelo.
Summary
Northern Silence Productions (2021)
Tracklist:
1. Morose
2. This Endless Night
3. Kingdom of Misery
4. Hour of Agony
5. When the Skies Collapse
6. I Never Wanted
7. Alone