End of Mankind – Antérieur à la Lumière

Con Antérieur à la Lumière i francesi End of Mankind giungono alla realizzazione della loro seconda prova su lunga distanza (il precedente Faciem Diaboli è datato 2019). Il loro black metal è pungente ed elaborato, giostrato da dei musicisti che vogliono senza dubbio colpire con efferatezza e giusto pensiero.

Il loro è un calderone efficace, dove coabitano beatamente l’acida furia del black metal francese unita a spunti degni di nota provenienti ora dalla pungente Svezia, ora dalla più profonda Norvegia.

I primi due pezzi (dopo l’intro 1957) Temporary Flesh Suit e La Peste Dansante sono così mastodontici da creare aspettative davvero elevate per il resto della tracklist. Entrambi dotati della necessaria profondità, fondono a meraviglia melodia ed interpretazione, lasciandosi pure “spezzare” da break roll (la prima) o dal taglio spingente del thrash (la seconda). Due brani che agiscono in maniera diversa (anche linguisticamente) ma che verranno accomunati dalla metodologia applicata alla base dagli End of Mankind. Cosa ben spalmata su tutto il lavoro che appare tanto vario quanto “blocco unico” e coeso.

Antérieur à la Lumière è un disco che va esaminato e vissuto in maniera carnale. Le note preziose si sprecano e se riusciremo a reggere quel dislivello che vige tra i primi due brani e la rimanenza non avremo fatica ad ergerlo tra le più liete scoperte di questo 2020 (sicuramente tra quelle provenienti dalla Francia).

Si, perché se lo si ascolta con attenzione il disco è bello tutto. A partire da una Outrenoir capace di uscire ed inchiodare sulla distanza lungo un finale che verrà senza dubbio ricordato, mentre Golgotha si attaccherà alla gola con la sua gelida e viscosa morsa. Ma sarà solo sulla doppietta formata da Opponent Deity (dove trova spazio persino un malinconico sax) e Step Towards Oblivion che realizzeremo il valore intrinseco di Antérieur à la Lumière.

Gli End of Mankind ci regalano un album che appare essenziale ma mai “scontato”. Musica che è pronta a caricarsi addosso tutto l’odio possibile/immaginabile grazie ad una prova vocale che cattura e tiene il discorso sempre vivo, struggente e splendidamente carnale. Antérieur à la Lumière ha tutte le doti per finire nel cesto della spesa.

73%

Summary

Mallevs Records, Vomit Records, Delusive Productions (2020)

Tracklist:

01. 1957
02. Temporary Flesh Suit
03. La Peste Dansante
04. Outrenoir
05. Géhenne
06. Golgotha
07. Opponent Deity
08. Step Towards Oblivion
09. Le Boël