Dwail – The Human Concern: Judgment & Fall, caos controllato e groove corrosivo
Forse eccessivi, col senno di poi, i cinquanta minuti di The Human Concern – Judgment & Fall, secondo disco dei francesi Dwail. Ed è un vero peccato, perché fino a una buona metà le cose si stavano facendo decisamente interessanti (parliamo delle nuove canzoni, le altre sono la riproposizione dell’EP The Human Concern Part I), in particolare per l’adrenalina prodotta e per un certo sconquassamento in veste di piacevole “disturbo”.
I Dwail suonano una miscela esplosiva. Gli ingredienti coagulati sono stati scelti con estrema cura, con scopi ben chiari e precisi, per ribaltare il ribaltabile. L’album è una scossa fulminea, suonato con l’intento dichiarato di far male (e indurre al “fastidio”, o meglio alla non quiete). Altre sfumature non sono nemmeno contemplate. Affacciatevi solo se siete pronti – fisicamente e non – a ricevere sane, corrosive e ripetute dosi di pattoni.
Non c’è un domani per The Human Concern – Judgment & Fall. L’attimo va colto obbligatoriamente al volo e senza alcuna esitazione. Non c’è nemmeno spazio per le buone maniere, ma solo per un massiccio e granitico attacco in presa diretta. I Dwail bloccano saggiamente ogni via di fuga, perché “bisogna ballare” con l’unica, nefasta certezza che da qui non si può uscire.
Chitarre schizofreniche e urla da polmoni in fiamme
Hardcore/metal pieno di groove, consigliato a chi si è stufato di far girare i “soliti” Hatebreed, Pantera o gli Anthrax più alternativi. L’urlo è sempre lì, pronto a lasciarci le penne da un momento all’altro (da polmoni in fiamme, qualche volta apparentemente equilibrato), e domina su chitarre agili, schizofreniche e indiavolate, adagiate a loro volta su un tappeto ritmico secco e trascinante, in una maniera tutta sua.
I Dwail divagano: una volta acquisita la confidenza fornita dalle canzoni, non si potrà dire altrettanto della loro imprevedibilità. Non è così facile ricordare o anche solo prevedere l’esito di ogni singola traccia. Sarà proprio questa particolarità a tenerci saldamente legati al disco. Furia e agonia sputate fuori nel modo più vario, ma al contempo circoscritto, possibile.
Sono da ricordare Darkening Trees, la lunga e indisponente The Elements (la mia preferita), la balzana e declamatoria Crop Circles o la rolleggiante A Ray of Light. Potrebbe prendervi meglio o peggio a seconda della vostra soglia di sopportazione (come già detto, tenderà a spegnersi sul finale: nulla di disastroso, ma abbastanza evidente).
The Human Concern – Judgment & Fall è il classico album che richiede l’attivazione del tasto “off” del cervello. Dopodiché, rabbia e disagio saranno pronti e reattivi nel condurvi dentro questa rimbalzante selva.
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60%
Summary
Klonosphere Records (2014)
Tracklist:
01. Influx
02. Darkening Trees
03. Song of Cleansing
04. The Elements
05. Crop Circles
06. A Sharp Gunshot
07. A Ray of Light
08. Under the Bombs
09. District One
10. LD 50
11. The Human Concern
12. Gang Rape