I russi Drakon erano in giro da un bel po’ (la prima uscita è datata 2017) ma solo nel 2022 sono riusciti ad emettere il loro vagito più importante dal nome Awakening. Un disco che sapeva il fatto suo e motivo di traino per queste tre nuove tracce che ci presentano oggi.
Proprio così, con un motore tirato a lucido sfruttano l’ispirazione e buttano nella mischia un nuovo ep sotto etichetta Sleaszy Rider intitolato High Tales (presentato da una signora copertina ad opera di Alex Tartsus).
La band è in forma e suona un black metal capace di unire l’impatto degli Immortal al tipico marchio dei prodotti provenienti dall’Est. Avremo quindi per le mani una buona percentuale di musica fredda e selvaggia, abile nello cospargere sensazioni impervie ed epiche su quel manto ficcante e fiero che ama tanto esibire.
Providence Of Russian Blood si fa carico di un riffing magnetico e fiero, capace di rendere il brano vittorioso, tanto semplice quanto interessante (la loro musica è perfettamente descrivibile in tale modo). La successiva Timevortex ci conferma che i Drakon, figli selvaggi delle foreste sanno dialogare anche con della melodia più classicamente heavy (senza per questo snaturare il proprio impatto).
God of War sottolinea l’aspetto epico/riflessivo della band. E’ un piacere ascoltare il declamare di Demetr, perfetto cantore lesto nel sellare a dovere le strutture accorte create con parsimonia dalla mente di Veleyar.
E poi che bello vedere le cover sugli ep e non sui full-lenght. I Drakon su High Tales non hanno paura e si cimentano con due “mostri” del passato come Life Demise (Unanimated) e Fenris (Enslaved) contribuendo ad imprimere ai pezzi la loro impronta ferale e magnetica.
Cinque canzoni per quasi mezz’ora di musica ricca di fascino. I Drakon sono ora pronti ad effettuare un nuovo passo, forse il più importante della loro carriera.
Summary
Sleaszy Rider (2023)
Tracklist:
01. Providence Of Russian Blood
02. Timevortex
03. God of War
04. Lifedemise (Unanimated Cover)
05. Fenris (Enslaved Cover)