Djevelkult – Drep alle guder

Terzo disco in casa Djevelkult ed approdo, o forse meglio dire “promozione”, alla corte di Soulseller Records.

Drep alle guder conferma la band norvegese come onesta operaia di classico black metal norvegese. Non provate però a chiedere di più ai Djevelkult. I loro dischi fanno il loro dovere ma non riescono a spiccare verso un qualcosa di superiore e classificabile come completo. Avevamo speso qualche parola nei confronti del precedente Når avgrunnen åpnes; un album più grezzo rispetto al nuovo nato che ci arriva in qualche modo maggiormente “filtrato”, rapido e pulito (il sound tende a coccolarci).

Insomma, è come vedere due lati diversi eppure simili di una stessa moneta. Un lato è più consumato e ci sguazza nella sua essenza trasandata, l’altro invece cerca di mantenersi in qualche modo appetibile, ma senza nascondere quel lato malefico di fondo che lo rappresenta.

Con Drep alle guder i Djevelkult fanno un passo successivo molto ponderato. Restano conformi alle radici, ma si avvicinano a quelle formazioni che hanno saputo raccogliere i testimoni come Taake, Ragnarok e Kampfar. Diciamo che sussiste un timido tentativo di ampliare il raggio delle chitarre, di non tenerlo ossessivamente chiuso e mefitico, optando su giri che possiamo definire come “più fluidi, ariosi ed intriganti”.

Chiusi nelle loro ossessioni i Djevelkult vanno avanti per la loro strada, una strada che a questo turno vedrà puntati su di loro più riflettori rispetto alla precedente dimensione (la classica arma a doppio taglio). Loro si sono fatti trovare comunque puntuali, sono andati avanti in questi quattro anni e Drep alle guder i suoi tentativi – seppur timidamente – li compie.

Un ascolto che scorre rapido e in maniera troppo indolore forse, un disco che lascia i Djevelkult agli stessi livelli di prima, pur parlando ad una branchia di cultori leggermente diversa.

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