Dispyt – Under tiden jag sålde min själ till Satan

Dischi di circa mezz’ora che sono delle vere bordate sulle gengive. I finnici Dispyt agiscono così, suonando e sfogando tutto il marcio represso in onore della pura passione. L’intento del progetto è abbastanza nitido e vuole di certo “scaricare” quelle pressioni che si annidano altrove; laddove concentrazione e pressioni sono caldamente richiesti.

I Dispyt sono infatti Mathias Lillmåns (Finntroll, …And Oceans) e il duo degli Ondfødt nelle figure di Owe Inborr e Juuso Englund, rispettivamente posizionati alla batteria e chitarra. Il terzetto riversa il tutto sulla lama di un rabbioso black metal imbevuto in precedenza dentro l’ampolla del crust. Così nasce Under tiden jag sålde min själ till Satan, un disco che riesce ad appuntire meglio la ricetta proposta sul debutto Den ständigt närvarande ångesten.

A cavallo di un riffing ruvido e ficcante si alterneranno 13 pezzi rapidi e letali, vogliosi di spazzare via tutto e tutti, senza il bisogno d’apporre stupide/forzate scremature alla fonte.

Suonano per loro stessi, suonano marci, scattanti e strafottenti, con addosso l’unico intento di buttare giù determinate e complicate muraglie (qualche lieve digressione abbellirà qualche frangente, ma si tratta di pochi attimi). Il monicker Dispyt vuole solo passare il suo poco tempo di durata in tutta ferocia, attraverso viaggi sempre brevi, intensi e dal taglio fortemente abrasivo (l’impatto in pratica ci cucina).

Le chitarre segano e tranciano il fiato, sono l’esclusivo motore di un rabbioso e compresso Under tiden jag sålde min själ till Satan, autentica opera demolitrice per niente intenzionata a fornire l’ombra di un sano e produttivo dialogo.

I Dispyt rispolverano le loro armi e arrotondano un tiro grazie ad una produzione pronta a malmenare per davvero. Un’apnea lunga mezz’ora che intratterrà a modo gli amanti di certe bombette soniche bene indirizzate (dove ogni passo deflagra). Cattiveria e scorbutico veleno reiterati per giungere su notevoli e contundenti livelli.

Accetterete l’invito -per nulla velato- di questo Under tiden jag sålde min själ till Satan?

Immortal Frost Productions (2020)

Tracklist:

01. Filtrera Min Världsbild
02. Ditt Förvärv, Mitt Fördärv
03. Total Jävla Ångest
04. Vad Var Det Nu Igen Man Borde Ha Varit
05. Jag Och Demonen
06. Verkligheten Kallar
07. Ödmjukhetens Hand
08. Sluta Döma
09. Utslagen Och Sönder
10. Under Tiden Jag Sålde Min Själ Till Satan
11. Avklarad Och För Länge Sen Glömd
12. Mannen I Slips
13. Skenhelighetens Monotoni

67%

Summary