Esalazioni americane colme di rabbia e traboccanti di putridume. I Disimperium arrivano per fare male e in appena tre pezzi radono al suolo qualsiasi forma fisica gli si pari davanti. L’ennesimo dado è stato lanciato (direttamente dalla scena di Portland, scosso a dovere da membri di Misrule, Ascended Dead e Murder Stroke), un nuovo azzardo da parte di una Sentient Ruin Laboratories sempre più viva e convinta della bontà del proprio operato.
Malefic Obliteration dura appena undici aberranti minuti. Undici minuti sgretolanti, che riusciranno nella particolare missione di lasciare un segno abrasivo al malcapitato fruitore. Death/grind gorgogliante, ferroso e super convinto del proprio operato. Un pugno rabbioso che mastica ogni cosa senza risputarla fuori.
Il sound abbraccia dentro un furia pronta a lacerare e maciullare, la produzione incanta mentre il riffing si danna per scorticare le possibili – quanto esigue – difese che potranno venire issate. Se title e track e Fuming Nexus paiono giocare con noi come il gatto col topo, l’ultima Infernal Machine dirada tutte le potenzialità della band dentro un flusso sporco e magnetico (e noi assistiamo beati alla corrosione in atto).
L’obiettivo è la completa disintegrazione e i Disimperium appaiono concentrati e in dannata forma nell’eseguire il loro sadico compito. Malefic Obliteration per quanto mi riguarda è un prodotto da comprare a mani basse, una piccola/oscura gemma che vaga per acque salmastre pronta ad essere raccolta da chi potrà volergli una giusta quantità di bene.
Potrebbe diventare dipendenza il sottoporsi a questi rudi e sonici raggi. Una corta camminata dentro un regno caotico ed appiccicoso: assolutamente vietato leccarsi le dita.
Summary
Sentient Ruin Laboratories (2021)
Tracklist:
1. Malefic Obliteration
2. Fuming Nexus
3. Infernal Machine