Un disco black metal che ci prova. Un disco black metal come tanti altri; con l’unica differenza che non si fa la differenza, e l’anonimato abbraccia inevitabilmente l’onesto sforzo di questo volenteroso ensemble spagnolo.
I Deviltook arrivano con Heretic Manifesto al secondo disco (il primo risale al 2020 ed è intitolato At War With Gods) e si fanno carico di poche e giuste aspettative che però non vengono infine mantenute/appagate. Il disco non riesce difatti ad uscire da un completo e piatto anonimato e i suoi 36 minuti corrono il rischio di non essere ascoltati e vissuti per intero.
Un pochino di rammarico sussiste poiché qualche “sotto melodia” riesce a trovare il giusto sbocco (ad esempio Pagan Roots e Wolves of Kali Yuga, però sono attimi che bisogna saper scovare) ma è ahimè troppo poco per poter salvare un disco che non riesce neppure a decollare con i primi pezzi (che solitamente sono quelli posizionati strategicamente per sopperire ad eventuali e successivi cali), o con quel retrogusto sacrale che spunta di tanto in tanto.
I minuti scorrono e la sensazione di apatia non riesce a mollare l’osso. L’attesa verso l’arrivo di un cenno, di uno spunto che possa scoperchiare l’arrivo delle giuste vibrazioni non arriva ed io non so veramente cos’altro dire in situazioni di questo tipo (giusto anche se spiacevole parlarne ogni tanto). Ma non può andare sempre bene, e bisogna anche accettare il fatto che qualcosa possa effettivamente apparire come molto deludente.
I Deviltook ristagnano nella loro scolastica formula ed Heretic Manifesto resta ferma al palo, schiavo dell’incapacità di generare il necessario magnetismo.
Summary
Base Record Production, Negra Nit, Abstract Emotions (2022)
Tracklist:
01. Ordo Hereticus
02. Negativity And Rejection
03. The Theosophical Awakening
04. Pagans Roots
05. Indoctrinated
06. Wolves Of Kali Yuga
07. Adventum Lucifer
08. Non Serviam
09. Against The Modern World
10. Doomed By The Snake