I Descent provengono dall’Australia e ci indirizzano contro otto carri armati bramosi di fare incetta dei nostri poveri corpi, la forma è quello di un tellurico death metal che non rifugge da contaminazioni groove/grind. La macerazione è garantita, e questo Order of Chaos (copertina di Mitchell Nolte già di per sé ottima e che invoglia decisamente all’acquisto) finisce ben presto a dispiegare un valore intrigante e altamente “possessivo”.
Provate a miscelare Illdisposed, Bolt Thrower e Konkhra fra loro, aggiungete anfratti più lerci, torbide e rotonde sfalciate black metal, un po’ di abrasività grind ad una carica finale/totale di “fame predatoria”; ecco, in tal modo avrete grossomodo per le mani la musica targata Descent. Un concentrato suonato bene ed espresso meglio, selvaggio, contundente, a volte incontrollato salvo placarsi a ridosso di un riffing martoriante ma di presa, capace di rallentare – e macerare – con estrema insistenza e sadico garbo.
Ogni passaggio trae forza da un nuovo ascolto. E’ inesorabile il nostro ingresso dentro la rete preparata con cura da un quintetto che ha decisamente giocato bene le proprie carte prima di consegnarci un secondo sforzo così sadico ed “intrippante”.
L’iniziale Tempest mette in circolo il tumulto ed ogni traccia seguente le andrà dietro osservano scrupolosamente lo spartito messo davanti. La scorticante Dragged, le strofe perfette di Resolve e Filth, la furia primigenia di Gathering mentre Fester potrebbe semplificare più di tutte ciò che andremo a trovare qui dentro. Ogni tassello è ben incastrato e si arriva alla fine, sulle note di una Despotic magmatica con addosso la voglia di riviverlo subito questo Order of Chaos; penso non sia possibile avere un segnale migliore per quanto concerne l’album.
Fatevi schiacciare le ossa da un Order of Chaos spavaldo nel riffing e tagliante sotto l’aspetto vocale (complimenti vivissimi per alla crudezza espressa da Anthony Oliver); un disco che rafforza senza dubbio le fila australiane sempre dotate di un quid speciale/interessante. Questo è un disco davvero davvero tosto, pronto a comprimerci con sonore mazzate lungo una mezz’ora perfetta. Furia esecutiva ed intesa alle chitarre del duo Brendan Auld/ Josh Kane pronto nel non concedere alcun tipo di sosta. Puro sollazzo per il nostro sfogo quotidiano.
Summary
Brilliant Emperor Records (vinyl), Redefining Darkness (cd), Caligari Records (mc), 2022
Tracklist:
01. Tempest
02. Dragged
03. Resolve
04. Gathering
05. Fester
06. Filth
07. Safe
08. Despotic