Dame Silú de Mordomoire – A World of Shadows

Sul finire del 2020 ho fatto una scoperta molto lieta grazie all’operazione sempre talentuosa della Naturmacht Productions che ha dato alle stampe la seconda prova su lunga distanza dell’artista francese Dame Silú de Mordomoire.

A World of Shadows è stato stampato per il momento in sole 100 copie digipack (più 50 tape) e sono sicuro che con un po’ di tempo a disposizione il disco possa ambire ad un pubblico più vasto ed una carriera sorprendente. Abbiamo bisogno di individualità sincere ed eteree che possano ampliare un certo canale e discorsi mai abbondantemente esplorati. I nomi di riferimento sono così classici (se vogliamo, a questo punto pure banali) che sorgono spontanei già durante il primo ascolto del disco: sentiamo in primis il velo arcano dei vecchi e seminali Dead Can Dance (su tutte ascoltatevi il crescendo di Kingdom of Liars) per arrivare alle varianti più oscure e sognanti appartenenti al fare francese, stiamo parlando nello specifico dei Maestri Dark Sanctuary e dalle “fiabe” raccontateci dal monicker Artesia.

Ma Dame Silú de Mordomoire oltre ad esprimere sentimento, epica e trasporto, ci lascia fare lievi passi in territori dal taglio fantasy, proprio qui ci verranno in soccorso nomi come gli spagnoli Narsilion o la marzialità dei più “distanti” Summoning; ma saranno solo piccoli accenti di una torta nettamente più vasta e calcolata per nutrire a dovere lo spirito.

L’ethereal dark di Dame Silú de Mordomoire assume spesso contorni pomposi trainati dalla voce epico/sognante (a tratti così pura da apparire “trasparente”) della protagonista. Sussurri e malinconie taglienti si faranno largo, innalzando l’ascoltatore bisognoso di immersioni naturali o di puro trasporto sentimentale.

Oscurità velate, ricoperte da vetrate epico/dark capaci di lasciare inermi come nel caso di Melancholia (che ti inchioda con leggiadria), della ritmica soggiogante di Grim Banners, della irradiante luminosità di Vojageur o della medievale Moonlight Rider. Ma tutte e otto le canzoni contribuiranno alla riuscita di un affresco magico, cingente e profondo (con la sacrale partenza di Alone Among the Misty Hills a lasciare prendere confidenza con l’ambiente).

Questo A World of Shadows è una lode per la notte e per le vedute di panoramiche attraverso i riflessi lunari, è amabile nutrimento; tanto “abbracciante” quanto fosco nell’animo. Una gemma che brillerà lontana dagli occhi dei più.

77%

Summary

Naturmacht Productions (2020)

Tracklist:

1. Alone Among the Misty Hills 

2. Melancholia

3. Grim Banners

4. Voyageur

5. Kingdom of Liars

6. Douceur de la Dernière Pierre 

7. Moonlight Rider

8. Snowfall